Quale futuro per le fondazioni? Il giornale di Sardegna 28/11/2005
Nonostante i salti mortali degli anni passati, il 2006 non promette ancora nulla di buono. Le tredici fondazioni lirico sinfoniche del paese sono quasi tutte in perdita e la tanto agognata "aziendalizzazione" voluta dal Dlgs 367 - che avrebbe dovuto gonfiare le casse degli enti grazie all'entrata dei privati - non ha sortito gli effetti sperati. A febbraio dell'anno scorso il deficit si aggirava sui 50 milioni di euro e un gioiello come La Scala di Milano è stato colpito da un disagio ai suoi vertici di cui difficilmente ci si potrà dimenticare. PER FARE IL PUNTO su quali potranno essere i futuri scenari dei tredici palcoscenici, il 6 dicembre, a Cagliari, il sovrintendente del Lirico Maurizio Pietrantonio ha organizzato un convegno nazionale dal titolo: "Fondazioni liriche: quale futuro? Musica, cultura e territorio". Gli interventi dell'incontro (ore 10.30) saranno moderati da Valerio Cappelli, giornalista del "Corriere della Sera", tra gli invitati, oltre allo stesso Pietrantonio, Emilio Floris, sindaco di Cagliari e presidente fondazione teatro Lirico di Cagliari; Giovanni Biggio, presidente Confindustria della Sardegna; Walter Vergnano, presidente ANFOLS e sovrintendente fondazione teatro Regio di Torino; Antonino Marcellino, componente commissione consultiva per la musica del ministero per i Beni e le Attività Culturali; Carlo Fontana, già sovrintendente del Teatro alla Scala e docente presso l'università Statale di Milano; Salvatore Nastasi, commissario del Maggio Musicale Fiorentino; Renato Soru, presidente della Regione; Nicola Bono, sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali. IL convegno - ha dichiarato Pietrantonio - vuole essere un momento di confronto sulla realtà attuale e sul futuro delle fondazioni liriche. La nota esperienza professionale dei partecipanti consentirà un dibattito a tutto campo tra i rappresentanti delle istituzioni e del mondo sindacale, coinvolti e partecipi di questo strategico settore della cultura italiana». Secondo i dati diffusi dal ministero dei Beni Culturali il teatro Lirico di Cagliari, con un organico a quota 220 dipendenti, è il fanalino di coda in fatto di erogazioni con 11.475.037 euro. A godere dei massimi benefici è invece La Scala (808 dipendenti) con quasi 34 milioni di euro, seguita dall'Opera di Roma (631 dipendenti) con 28.535.622 euro e il teatro del Maggio Musicale Fiorentino (453 dipendenti) con 22.060.684 euro. |