Albano. Appia Antica come Santiago, percorso di cultura e di fede Giuseppe Grifeo Il tempo - cronaca Roma 26/11/2005
L'Appia Antica potrebbe trasformarsi in un percorso attrezzato per turismo, cultura e cura dell'anima, con ricettività, sentieri e piste ciclabili. La «Regina Viarum» come una sorta di «Camino de Santiago» completata da un patrimonio storico e archeologico unico al mondo. Giovedì sera, al teatro Alba Radians di Albano, al convegno su questo progetto voluto da Colline Romane, ministero per i Beni Culturali, Università di Tor Vergata e Agenzia Sviluppo Provincia, hanno dato la disponibilità per il protocollo d'intesa di attuazione. Lo scopo è quello di unire attraverso il filone dell'antico tracciato, le città nate sulla consolare. Quindi, Ciampino, Velletri, Castel Gandolfo, Albano, Nemi, ed Ariccia, fino a Brindisi, attraverso Campania, Basilicata e Puglia. Un'idea gradita anche al Presidente Ciampi che in un telegramma fa sapere: «Il progetto che mira alla valorizzazione culturale e archeologica dell'Appia antica, opera straordinaria della grande ingegneria romana, offre al pubblico la possibilità di percorrere una ricca pagina di sto- ria e permette di riscoprire e tutelare nella sua interezza un patrimonio artistico di inestimabile pregio». «Il turismo culturale è in crescita nonostante il trend negativo del turismo in generale - dice Irene Berlingò della direzione dei Beni archeologici - E' bene muoversi in questa direzione. Un percorso del genere significa anche tutela archeologica». «Fulcro nevralgico del progetto, nel Lazio, saranno Ciampino, Velletri, Castel Gandolfo, Albano, Nemi, ed Ariccia - afferma Marina Fatelli, ad di Colline Romane -Città ricche di storia e di cultura. Da qui partiranno alcuni sentieri per i turisti». |