Martusciello a Paestum: «Più turismo archeologico» 25/11/2005 Il Giornale d'Italia
Rilanciare il turismo archeologico e il dialogo tra i Paesi del Mediterraneo: questo l'obiettivo del Vice Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Antonio Martusciello, alla conferenza di apertura dell'Ottava Borsa Mediterranea del turismo archeologico che si tiene a Paestum, in provincia di Salerno, fino al 20 novembre, presso il centro espositivo Ariston. L'iniziativa si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. "Il nostro patrimonio archeologico - dichiara Martusciello - è un'eccezionale opportunità di sviluppo, non solo di conoscenza intellettuale ma anche una grande occasione imprenditoriale. Noi intendiamo incoraggiare tutti coloro che contribuiscono alla sua valorizzazione, fermo restando l'impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali". Nel nostro Paese l'attenzione dedicata all'archeologia è giustamente elevata: nel biennio 2002-2004 sono stati stanziati ben 134 milioni di euro, a cui vanno aggiunte le ingenti risorse stanziate dalla Comunità Europea e quelle del piano del Lotto. Si tratta di finanziamenti generali per interventi, mirati al restauro e alla sistemazione delle aree archeologiche e delle sedi espositive più importanti: sono circa 300 i grandi cantieri in corso d'opera sul territorio nazionale dalla fine del 2001. Per far comprendere l'importanza dell'archeologia come motore economico bisogna considerare che quasi il 50 oer cento degli incassi complessivi di tutti i musei italiani proviene da questo settore. Negli anni scorsi si è registrato un trend di crescita per tutte le rassegne archeologiche, oltre 600 in tutta Italia. Il Ministero gestisce - tra le altre iniziative - il progetto "Archeo-mar", finalizzato al censimen-to ed alla cartografia dei siti sommersi. Per questo è stato finanziato con 7 milioni e mezzo di euro, destinati alla ricerca nei fondali marini dell'Italia meridionale. La mappatura dei siti servirà anche alle forze dell'ordine. Complessivamente nel medio periodo in Italia c'è stata una crescita degli investimenti a carattere culturale. Infatti dal 2001 al 2004 i fondi ordi-nari destinati dal governo all'Italia meridionale - per interventi di scavo, manutenzione, restauro e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e artistico - sono aumentati quasi di 10 milioni di euro, arrivando lo scorso anno ad oltre 54 milioni e 500 mila euro. "La stessa presenza alla manifestazione di quest'anno dell'Algeria - nota il Vice Ministro ai Beni Culturali - dimostra che il nostro Paese crede nella diplomazia della cultura e nella cultura della diplomazia: si tratta di strumenti importanti con cui si può dare un contributo determinante alla pace e all'amicizia tra i popoli. In questi anni di governo abbiamo promosso e finanziato tante attività con un impegno enorme, così come è enorme il patrimonio che siamo chiamati a custodire".
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