Bono contrattacca «I ritardi nella ricostruzione non dipendono da me» La Gazzetta del Mezzogiorno, 25/11/2005
Il sottosegretario ai beni culturali Nicola Bono replica in una nota a quelle che definisce «nuove esternazioni da parte dell'assessore regionale Godelli, circa le presunte intenzioni del Ministero e mie personali di fare propaganda attraverso la vicenda della ricostruzione del prestigioso Teatro». «Come si può pensare - afferma - che l'intento di questo Governo sia semplicemente quello di poter gridare al mondo intero prima che la legislatura finisca che la Casa delle Libertà è stata in grado di appaltare quest'opera, quando è chiaro a tutti chi si è impegnato per l'effettiva ricostruzione del Teatro? Se qualcuno, al contrario, vuole invece impedirne l'esecuzione al solo scopo di non vedere realizzata un'opera di cui non può oggettivamente rivendicare i meriti, dovrà renderne conto alla città e non solo». Il sottosegretario, sulle fasi che hanno riguardato l'iter per la ricostruzione del teatro barese, ricorda di essersi «impegnato per reperire i fondi per la ricostruzione sin dal 1996, «quando da deputato d'opposizione presentai, insieme all'indimenticabile Pinuccio Tatarella, un emendamento che stanziava le prime somme necessarie. Successivamente - aggiunge - ho condotto le trattative per trovare l'intesa tra tutti i soggetti istituzionali e gli eredi, per la stipula di quella convenzione, che unanimemente è considerato l'atto strategico che ha determinato la soluzione dei problemi connessi alla ricostruzione, che languivano irrisolti da oltre dieci anni, e che ha consentito l'avvio della prima parte dei lavori e il completamento del foyer. Sin d'allora, tutti gli impegni presi dal Ministero sono stati rispettati, nell'unico interesse della collettività, per un Teatro le cui sorti interessano lo stato, molto più di quanto finora pare interessino le istituzioni pubbliche locali». «Dallo scorso gennaio - afferma ancora il sottosegretario - gli uffici del ministero hanno inviato la convenzione, che era già stata concordata con gli enti territoriali, per l'attuazione del progetto. E ritardo accumulato in questi mesi è chiaro a tutti a chi è dovuto e a cosa è imputabile. Le eventuali penali, che inevitabilmente dovranno essere pagate in caso di ritardi nell'ultimazione dei lavori, non potranno certamente essere addebitate all'operato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Lo scorso 28 luglio, infatti, proprio per fare compiutamente il punto della situazione sullo stato dell'arte della ricostruzione, il sottoscritto presiedette una riunione presso il Ministero, alla presenza dei presidenti Vendola e Divella, del sindaco Emiliano, degli assessori Balducci, Godelli e Sisto, e dei funzionari Nastasi e Soragni, dalla quale si uscì con un comunicato congiunto che recitava: "Al termine della riunione, tutti i soggetti partecipanti hanno concordato una prima intesa di massima, basata su tre punti"». Quali? «"I tre enti territoriali si impegnano a versare le somme previste per la ricostruzione nel più breve tempo possibile; la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari nominerà due consulenti che affiancheranno la direzione generale per i Beni culturali della Puglia nell'opera di monitoraggio delle verifiche progettuali; qualora, fatta salva la validità del progetto in esecuzione, si dovesse consensualmente prevedere interventi migliorativi rispetto a quelli previsti, l'accettazione di tali miglioramenti sarà sottoposta all'individuazione della copertura finanziaria, a carico di tutti i soggetti rappresentati in Fondazione"». «A fronte di tale accordo, come si può affermare -conclude Bono - che "il Sottosegretario Bono vuole importo, quel progetto, così com'è"? Se sono stati incaricati due tecnici che stanno lavorando alla valutazione del progetto, perché non li si lascia lavorare in autonomia? Come può qualcuno essere già certo delle conclusioni alle quali arriveranno i consulenti nominati dalla Fondazione? Inoltre, come si può affermare che "dovrà essere lo Stato a farsi carico delle maggiori spese", quando tutti insieme abbiamo convenuto che l'accettazione delle eventuali migliorie al progetto sarà sottoposta all'individuazione delle risorse da parte di tutti i soggetti rappresentati in Fondazione? In conclusione, respingendo con forza le gratuite provocazioni e gli attacchi personali, concepiti in tal modo proprio perché in assenza di argomentazioni oggettive: non posso che augurarmi che i tecnici nominati dalla Fondazione esauriscano al più presto possibile il loro mandato e che non si perda altro tempo prezioso su un percorso di ricostruzione e fruizione del più prestigioso contenitore culturale pugliese».
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