Sui beni storici e artistici silenzio-assenso mai usato Giorgio Santilli Il Sole24 Ore
VINCOLI E TUTELE
A due anni dall'entrata in vigore e ormai vicino alla cancellazione, non è mai scattato il silenzio-assenso di 120 giorni nel procedimento di verifica d'interesse storico-artistico dei beni oggi sottoposti a vincolo. Per nessuna delle 6.604 schede inviate al ministero dei Beni culturali da 1.436 enti diversi, pubblici e privati, si è superato il periodo d'esame di quattro mesi che avrebbe fatto scattare l'automatico annullamento del regime di tutela. Roberto Cecchi, direttore per i Beni architettonici e il paesaggio del ministero dei Beni culturali, ha confermato ieri che il Consiglio dei ministri ha approvato la scorsa settimana, all'interno del provvedimento di modifica del «codice Urbani», anche la norma che elimina il silenzio-assenso dall'articolo 12, comma 2, del testo unico (Dlgs 42/2004). Ma anche aggiunto che la novità risponde a un'«esigenza politica» di sanare una ferita che aveva diviso in due l'Italia e creato allarme fra le associazioni culturali e ambientaliste, più che a un'effettiva esigenza amministrativa di tutela del patrimonio. Il timore espresso da molti in occasione dell'approvazione del decreto legge 269/2003, che una valanga di domande di verifica potesse riversarsi sulle Sovrintendenze, rendendo quindi il silenzio-assenso un rischio reale per l'incapacità degli uffici di dare risposte in tempi reali, si è rivelato «infondato». Anche grazie alla sensibilità mostrata dall'Agenzia del Demanio, proprietaria di circa tremila beni d'interesse storico-culturale, e agli accordi fra la stessa Agenzia e il ministero di regolare il flusso delle domande da inviare per l’esame di verifica. Il silenzio-assenso salta, quindi, senza aver mai prodotto effetti concreti. E andata avanti invece la procedura di valutazione dell'interesse storico-artistico. Dei 500mila beni potenzialmente interessati, ne sono stati valutati finora dalle Sovrintendenze storico-artistiche 3.985. Di questi 2.844 sono stati dichiarati di nessun interesse storico-artistico e "liberati" quindi del regime di tutela che scatta automaticamente al 50° anno di vita dell'immobile. L'interesse storico-artistico è stato invece confermato per 1.141 immobili, il 28,6% di quelli esaminati.
|