Basilicata, no all' unione delle sovrintendenze Rita Librandi* LA REPUBBLICA, BARI, VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2005
È STATA inviata alla presidenza della facoltà di I Lettere e filosofia documentazione relativa ad un progetto di accorpamento della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico etnoantropologico della Basilicata, con sede in Matera, con la Soprintendenza ai Beni Culturali e al Paesaggio, con sede a Potenza. Contro il progetto si sono già espressi il presidente della Regione Basilicata, il presidente della Provincia di Matera e il sindaco della città di Matera; su proposta della commissione istruttoria Permanente del corso di laurea in Operatore dei Beni Culturali con il consenso dei membri del Consiglio di Facoltà, anche la Facoltà di Lettere si esprime negativamente, secondo il testo seguente, sottoscritto nella seduta del 15novembre 2005: «II Consiglio di Facoltà, preso atto delle notizie riguardanti un accorp amento della Soprintendenza per il patrimonio storico artistico etnoantropologico della Basilicata, con la Soprintendenza ai Beni culturali e al paesaggio, manifesta una radicale perplessità riguardo l’opportunità di una simile operazione, che priva una città d'arte quale Matera, dichiarata patrimonio Unesco, della sede istituzionale deputata alla Conservazione e alla tutela dell'ingente patrimonio storico-artistico della città e del suo territorio; dato il carattere fondamentalmente differente delle due Soprintendenze attualmente esistenti, la scelta penalizza il settore storico-artistico ed Etnoantropologico. L'Università della Basilicata ha a suo tempo individuato proprio nella città e nell'area di Matera la sede più idonea - per la ricchezza del patrimonio culturale e la fattiva collaborazione con la Soprintendenza - ad ospitare i corsi di laurea dell'ambi- to dei Beni culturali, tanto nel triennio (corso di laurea in Operatore dei beni culturali) quanto nel biennio specialistico (corso di laurea in Nuove tecnologie per la Storia e i Beni culturali), nonché la Scuola di Specializzazione in Archeologia. Quale concreta attestazione della stretta collaborazione instaurata, si ricorda l'esistenza di una convenzione tra l'Ateneo e la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico etnoantropologico della Basilicata, finalizzata allo svolgimento degli stages previsti dagli ordinamenti didattici vigenti. Questa attività formativa risulterebbe compromessa, nella sua funzionalità ed efficacia didattica, dall'accorpamento ipotizzato. Il Consiglio pertanto auspica una riconsiderazione del progetto, sì che si facciano salve l'autonomia e le peculiarità della sede in Matera della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico etnoantropologico della Basilicata».
preside facoltà di Lettere e filosofia, Matera
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