Progetto dice. Un network per gestire beni culturali di Benedetta P. Pacelli ItaliaOggi - Economia e Politica 25/11/2005
Un network per riunire e gestire tutte le informazioni sull'enorme patrimonio culturale italiano.
Musei, gallerie d'arte, biblioteche e archivi, fino a oggi ´sconosciuti' l'uno all'altro, potranno colloquiare tra di loro e scambiare tutte le informazioni su consistenze e documenti, da mettere a disposizione per ora degli esperti del settore.
Sono questi, in estrema sintesi, i contenuti del progetto Dice (Distributed infrastructure for cultural heritage), presentato ieri a Roma alla presenza del ministro dei beni e le attività culturali, Rocco Buttiglione.
Si tratta di un portale tecnologico realizzato da Enterprise digital architects e co-finanziato dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che ha investito nel progetto quasi 6 milioni di euro.
Il portale si rivolge agli studiosi, ai ricercatori, agli editori, insomma a tutti coloro che operano nel mondo dei beni culturali e che hanno perciò la necessità di attingere a informazioni in questo ambito.
Questi stessi utenti potranno, una volta raccolti i dati, non più frammentati ma riunificati, renderli disponibili a un pubblico più ampio.
Uno dei limiti del patrimonio digitalizzato delle istituzioni culturali, dai musei alle gallerie, dalle biblioteche agli archivi, è infatti, oggi, proprio quello di essere fortemente eterogeneo: i documenti sono archiviati in banche dati scollegate, che quasi sempre sono dotate di standard e formati diversi tra loro. Mancano quindi le relazioni tra le diverse aree del sapere e proprio in tal senso si colloca il progetto Dice, con lo scopo di integrare le informazioni, di varia provenienza. Il portale consente, in sostanza, di condividere le risorse di tutti gli enti pubblici e privati che digitalizzano sui beni culturali: ogni ente entra così a far parte della rete e viene collegato a tutti gli altri indipendentemente dal formato e dallo standard del proprio sistema informatico. Soddisfatto dell'iniziativa il ministro dei beni e delle attività culturali, che ha sottolineato la fondamentale importanza della digitalizzazione del nostro patrimonio culturale. ´L'Italia', ha dichiarato, ´possiede il 50 % del patrimonio artistico mondiale, parte di questo è stato archiviato, ma tanto ancora c'è da fare, soprattutto per quello che riguarda la catalogazione dei beni ecclesiastici, e la creazione di questo portale, è un formidabile aiuto per chi vuole fare ricerca, ma rischia di perdersi in quel grosso mare che è internet in cui senza una mappa è spesso difficile navigare'
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