"Fate parlare le opere d'arte" Rosella Solfaroli Corriere dell'Umbria Foligno-Spoleto 23-NOV-2005
SPOLETO - E' arrivato in perfetto orario, ed ha fatto il suo ingresso in una gremita Sala Capitolare dell'Istituto d'Arte accolto da un lungo e caloroso applauso. Poi, Rocco Buttiglione, ministro per i Beni e le Attività Culturali, dopo aver salutato tutte le autorità presenti al convegno "Spoleto: un cantiere per la cultura. La chiesa di San Domenico restaurata", organizzato dall'arcidiocesi di Spoleto-Norcia in stretta collaborazione con l'Istituto d'Arte, ha iniziato il suo intervento. Il ministro ha tenuto a sottolineare la necessità di far capire anche alla gente comune il senso delle opere d'arte. E non soltanto "sfruttarle" come patrimonio per la valorizzazione del territorio che le rappresenta. Un elemento sicuramente di estrema importanza per l'economia territoriale, ma decisamente ultimo nella scala di quelli che sono i reali valori insiti nei più svariati beni culturali di cui è ricca l'intera nazione. Ed in particolar modo l'Umbria. "Dobbiamo fornire gli elementi necessari per permettere alle nostre opere d'arte di parlare - ha detto il ministro Buttiglione - noi italiani abbiamo una forte cultura della conservazione, ma è altrettanto scarsa quella della fruizione dei beni culturali. Beni che hanno principalmente due funzioni, quella di emozionare e di sollecitare nelle persone la propria memoria identitaria. Solo se care di funzione economica dei nostri beni culturali". Terminato il suo intervento, il ministro-filosofo, ha poi fatto visita al laboratorio di scenotecnica dell'Istituto, dove ad accoglierlo c'erano circa cento studenti, accompagnato dal sindaco di Spoleto, Massimo Brunini e dal preside della scuola. Buttiglione, salutati tutti i ragazzi presenti, ha poi rivolto parole d'elogio per tutte le attività che si svolgono all'interno del plesso. "La fiducia nelle vostre capacità e il talento che Dio vi ha dato sono le spinte motrici per la creatività che dovete mettere a servizio della società", ha detto Buttiglione agli allievi dell'artistico. Il preside, a nome della scuola, ha successivamente consegnato all'illustre ospite un crocifisso inciso dalla sezione oreficeria dell'istituto. La visita del ministro a Spoleto si è conclusa con il pranzo insieme alle autorità nel Salone dei Vescovi del palazzo arcivescovile. Ma il convegno di ieri non è stato altro che il secondo atto della celebrazione per la conclusione dei restauri che hanno nuovamente donato a Spoleto uno dei suoi siti religiosi più significativi, San Domenico. Interventi effettuati sul monumento tra il 2001 ed il 2003 per quanto riguarda la parte strutturale, e tra il novembre 2004 e l'aprile del 2005 per ciò che concerne il restauro dei dipinti murali della chiesa. Il primo cantiere, attivato nel 2001, ha compreso il ripristino della copertura e quello statico delle volte. Mentre nel 2003 i lavori, di tipologia più articolata, hanno interessato le superfici murarie della navata e del transetto, la pavimentazione del presbiterio e l'impianto elettrico. Mentre per quanto riguarda i dipinti, l'intervento ha interessato la grande aula, il transetto ed il presbiterio. Dove sono stati effettuati il recupero ed il restauro conservativo degli intonaci antichi, degli affreschi coperti da tinteggiature e di quelli già in vista.
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