Enit, in arrivo i 20 milioni: intanto Albonetti (Assoturismo) chiede interventi per sostenere le pmi turistiche. di Massimo Galli ItaliaOggi - Turismo 23/11/2005
Il sì di Tremonti al contributo è atteso a breve
È in arrivo il contributo straordinario di 20 milioni di euro a favore dell'Enit. Il provvedimento, che sblocca i fondi previsti dalla legge 80 che ha istituito il Comitato nazionale del turismo e la nuova agenzia di promozione, si troverebbe sulla scrivania del ministro dell'economia Giulio Tremonti. Secondo voci, peraltro non confermate ufficialmente, circolate durante il convegno ´Turismo e sviluppo' tenuto ieri a Roma e organizzato da Assoturismo-Confesercenti, il via libera arriverebbe in tempi brevi e rassicurazioni in questo senso sarebbero venute da accreditati ambienti ministeriali. I fondi serviranno a finanziare la campagna 2005 dell'Enit, in procinto di trasformarsi in agenzia, con interventi promozionali suddivisi per prodotto turistico, a partire dai mercati tedesco e americano. Nel suo intervento al convegno, il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti, si è soffermato sui fattori che frenano la ripresa del settore turistico e la possibilità di competere delle piccole e medie imprese, in particolare sul versante fiscale e infrastrutturale. ´Speriamo di aver risolto le questioni organizzative con l'istituzione del Comitato nazionale del turismo', ha aggiunto Albonetti. ´Diamo atto alle regioni di aver rinunciato alle competenze esclusive in materia, partecipando a questo comitato e mettendosi in gioco, ben consapevoli che 20 politiche regionali non fanno una politica nazionale'. Albonetti ha quindi criticato l'atteggiamento degli ultimi governi, sia di centro-destra sia di centro-sinistra, accusati di aver approvato leggi speciali per salvare la grande industria in crisi e di aver invece ignorato le piccole e medie aziende. Inoltre, secondo il numero uno di Assoturismo, i politici devono impegnarsi a ´curare chi sta male', attraverso iniziative per ridare competitività al turismo balneare e a quello montano, caratterizzati dalla stagionalità e che in questo momento soffrono di più la crisi.
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