Sicilia, blocco della legge sugli appalti di Marco Solaia ItaliaOggi - 22/11/2005
Bloccata la legge regionale della Sicilia sugli appalti per violazione delle norme comunitarie e nazionali sugli incarichi professionali. Lo stop alla legge approvata il 10 novembre 2005, sollecitato anche dall'Oice (associazione delle società di ingegneria e architettura), è stato disposto dal commissario governativo, Carlo Fanara, per una disposizione sul calcolo dell'importo stimato degli appalti di progettazione e di direzione dei lavori, non ritenuta conforme ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa e tale da violare la normativa comunitaria e nazionale. La norma censurata stabilisce che siano esclusi dal conteggio dell'importo stimato delle gare di progettazione e di direzione dei lavori ´gli onorari relativi a ogni altro tipo di incarico di consulenza o di coordinamento per la sicurezza dei cantieri, ancorché affidato allo stesso progettista e direttore dei lavori'. L'esclusione, determinando una riduzione dell'importo a base di gara, avrebbe comportato una possibile elusione sia delle direttive comunitarie 92/50 e 2004/18 sugli appalti pubblici di servizi (oltre i 237.000 euro) sia di quella nazionale in materia di procedure di affidamento di incarichi professionali (di importo compresi fra 100 mila e 237 mila euro). Il risultato sarebbe stato infatti quello di agevolare l'affidamento senza gara di queste consulenze. Quello delle consulenze e degli incarichi per la sicurezza nei cantieri è l'unico punto di presunta illegittimità sollevato dal commissario; reggono quindi, ma non possono entrare in vigore, tutte le altre disposizioni, fra cui quella che prevede le stazioni uniche appaltanti e il sorteggio. Adesso, sul ricorso del commissario governativo, dovrà pronunciarsi la corte costituzionale con apposita ordinanza
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