L'ha detto l'a.d di Stretto di Messina.Ponte incompiuto costerà 300 mln di Angelica Ratti ItaliaOggi - 22/11/2005
Ponte sullo stretto di Messina e treno ad alta velocità Torino-Lione: cosa succede se le due opere, che figurano nei progetti prioritari del governo italiano e della comunità europea, non dovessero avere seguito? Nel caso del Ponte sullo Stretto di Messina, l'amministratore delegato della società concessionaria, Pietro Ciucci, ha smentito che il costo della mancata realizzazione sarebbe più alto di quello della realizzazione dell'opera. Riguardo la Tav Torino-Lione, dai comuni della Val di Susa è venuta l'esortazione a considerare l'ipotesi alternativa di potenziare la galleria ferroviaria, esistente, del Frejus. ´Non è vero che la mancata realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina comporterebbe il pagamento di penali tali da consigliarne comunque il completamento', ha dichiarato l'a.d. di Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci, ieri a margine di un convegno alla Camera sulle infrastrutture. ´Stretto di Messina spa', ha spiegato Ciucci, ´ha la possibilità di recedere dal contratto pagando il lavoro fatto. La progettazione definitiva vale 70 milioni di euro e quella esecutiva 50 milioni'. Inoltre, nel caso l'interruzione arrivasse ´in fase di costruzione, la penale massima sarebbe di circa 300 milioni di euro mentre il danno d'immagine per il paese sarebbe molto elevato', ha commentato Ciucci. In merito alla mozione in discussione ieri in Parlamento sulla fattibilità del ponte, Ciucci ha spiegato che ´gli inviti alla prudenza contenuti nella mozione sono già presenti nel contratto. Ne abbiamo già tenuto conto e continueremo a farlo'. Per quanto riguarda la richiesta d'istruttoria avanzata dalla Ue in merito all'impatto ambientale, il presidente ha spiegato che ´stiamo lavorando alle risposte necessarie, che verranno trasmesse ai ministeri competenti e al governo, quali interlocutori con la commissione'. Infine, Ciucci ha confermato la chiusura del contratto con la cordata vincitrice capeggiata da Impregilo della gara d'appalto con l'offerta di 3,8 miliardi, ´tra dicembre e gennaio', ha concluso, ´quando saranno completate le verifiche sulla normativa antimafia. Spero che i tempi siano brevi'.
Intanto, riguardo la linea ad alta velocità-alta capacità, Torino-Lione, ieri il sindaco dei metalmeccanici della Cgil, la Fiom, ha chiesto che all'opera venga applicata la tregua olimpica, che vengano ascoltate le comunità della Val di Susa sulle ipotesi alternative e che si verifichino quali azioni sia possibile svolgere per non perdere i finanziamenti della comunità europea. ´Si verifichino le azioni per non perdere i contributi della comunità europea', sostengono Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, e Giorgio Airaudo, segretario generale della Fiom-Cgil di Torino, ´accertando la reale disponibilità finanziaria del Paese a mobilitare risorse pubbliche su quell'opera a fronte del risanamento e della ricostruzione di una capacità industriale oggi ridimensionata dalla crisi
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