II museo ebraico riapre al pubblico Ginevra Terracina Libero Roma, 20 novembre 2005
DOPO IL RESTAURO Marmi preziosi e pergamene antiche da martedì saranno esposte nella Sinagoga
Marmi, ricami e pergamene. Puntali d'argento e corone. Il museo ebraico di Roma riapre al pubblico dopo un lungo periodo di restauro. Martedì 22 novembre ci sarà l'inaugurazione nella Sinagoga di lungotevere Cenci alla presenza del capo rabbino di Roma Riccardo Di Segni, del sindaco di Roma Walter Veltroni, del presidente della Provincia Enrico Gasbarra, del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e del ministro dei Beni culturali Rocco Buttiglione. Tra gli ospiti attesi, invece, il sottosegretario di stato Gianni Letta, il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi ed il presidente dell'Adi (Anti- Defamation-League ) Italia, Alessandro Ruben. Il nuovo museo (600 metri quadrati), diretto da Daniela Di Castro e progettato da Manuela Luca Dazio, accoglierà i visitatori in sei sale espositive completamente nuove, con un percorso didattico studiato per offrire risalto ai magnifici oggetti d'arte e ai preziosi documenti, che raccontano la storia degli ebrei di Roma, la religione, le relazioni fra il popolo e la città e le tradizioni di una delle comunità più antiche al mondo. Nella prima sala sono custoditi velluti rinascimentali decorati da fili d'oro, ricami e merletti d'età barocca. Nella seconda sala, la "Da Judei a giudei", sarà possibile ammirare i calchi di lapidi provenienti dalle catacombe di Roma, dalla sinagoga d'Ostia Antica e manoscritti del Medio Evo, mentre il corridoio ospita nella prima parte il tema della vita quotidiana nel ghetto. Dedicata alle feste ebraiche ed allo shabbat (sabato ) la terza sala. Preziosa la quarta sala che conserva argenti, tessuti e marmi policromi. Nella quinta è proposto a ciclo continuo, in italiano e inglese, il video "Una stella sul Tevere: gli Ebrei a Roma dall'emancipazione ad oggi", che ripercorre attraverso testimonianze e filmati il periodo della Comunità Ebraica durante le leggi razziali e della deportazione. Il Museo, realizzato anche grazie al sostegno economico dell'unione Europea, del ministero dei Beni Culturali, Regione Lazio, Comune di Roma e Alcatel, nel 2004 ha registrato oltre 35.000 visitatori paganti (di cui il 30% studenti) e circa 30.000 ingressi gratuiti legati ad eventi straor-dinari come la "Giornata Europea della Cultura Ebraica" e la Notte Bianca. Ma le novità non finiscono qui, perché in cantiere ci sono già altri progetti. «Nella nostra agenda», commenta Daniela Di castro, direttore del museo ebraico, «non mancheranno, se i mezzi ce lo consentiranno, la continuazione dell'attività di restauro, il completamento del nuovo allestimento con la sostituzione di tutte le vecchie vetrine, il potenziamento dell'offerta educativa, per adulti e per ragazzi e l'apertura di nuove sezioni fra cui, importantissima, quella sugli ebrei di Libia, per la quale la comunità si sta impegnando a reperire lo spazio necessario».
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