Sardegna. Beni in vendita. Miniere, i sindaci con Soru ma è scontro La Spisa-Pili il Giornale di Sardegna 20/11/2005
Roberto Cherchi «Nessun golpe, ma ci deve essere la massima trasparenza». Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale sconfessa l'ex presidente della Regione Mauro Pili sulla questione del recupero delle aree minerarie dismesse. E in serata arriva però la replica indiretta dell'ex presidente dell'esecutivo. Il quale non nomina mai il suo capogruppo ma ribadisce punto per punto le accuse. Secondo La Spisa. "Sono necessarie condizioni paritarie perqualsiasi imprenditore, nel rispetto delle popolazioni locali» ha aggiunto La Spisa. «Occorre che la Giunta regionale scelga il meglio dei progetti e per questo tutte le scelte vanno fatte alla luce del sole». Ingresso della miniera Porto Flavia. Quella offerta dal bando. sostiene l'esponente azzurro, è una chance da non sprecare ma molto dipenderà dal prezzo di vendita delle aree, pregiatissime sia sul piano economico che su quello ambientale e paesaggistico. «Chiunque acquisti quei beni deve essere disponibile ad un investimento serio e impegnativo sia per quanto riguarda l'aspetto finanziario sia per quanto riguarda la produzione di effetti moltiplicatori di sviluppo su tutto il territorio». In serata arriva la replica di Pili. «Si tratta - dice - di un bando solo per i bene informati che esclude i sardi e tutti gli operatori che non hanno avuto l'invito per il volo in elicottero con il Presidente della regione e l'assessore dell'urbanistica». Secondo Pili «la procedura negoziata privata decisa dalla Giunta regionale per la vendita delle aree minerarie è illegittima e crea una grave disparità di trattamento tra i soggetti che dovranno concorrere». E intanto lo schema di bando internazionale dalla Regione sta raccogliendo consensi tra i sindaci del Sulcis. «Il presidente Soru sta cercando di dare una scossa ad un sistema rimasto troppo tempo fermo» dice Pierluigi Carta, sindaco di Iglesias. «Dalla Regione arriva un'accelerazione che imporrà ai Comuni di lavorare bene». A Carta fa eco, da Villamassargia, Franco Porcu. «Ben vengano gli investitori privati. L'importante è che si dettino regole precise per evitare le speculazioni». Per il sindaco di Narcao, Gianni Melis, ben venga «tutto ciò che smuove l'immobilismo. Certo, sarebbe preferibile che partecipassero al bando anche imprese sarde. Ma l'importante è che il nostro territorio, a vocazione mineraria, venga valorizzato e rilanciato e si possa creare lavoro e sviluppo». |