MOLFETTA «Molfetta, Palazzo Dogana non deve essere venduto»: Una interpellanza di Nino Sallustio al Comune Lucrezia D'Ambrosio 20/11/2005, La Gazzetta del Mezzogiorno(Bari)
Il ministero avrebbe intenzione di inserirlo tra i beni da alienare
Palazzo Dogana non si tocca. Nino Sallustio, capogruppo consiliare de La Margherita, scrive al sindaco e al presidente del consiglio comunale. Una interpellanza a risposta scritta per comprendere «quali iniziative intende intraprendere l'amministrazione per acquisire al patrimonio comunale il monumento al fine di un suo recupero, valorizzazione e restituzione alla pubblica fruizione». Tutto questo perché il Ministero dell'Economia, per tramite dell'agenzia del Demanio, avrebbe intenzione di inserire Palazzo Dogana fra i beni da alienare a soggetti privati o pubblici. Questo significa che il palazzo, che da anni è vuoto, potrebbe anche diventare un albergo «Ritengo inammissibile che, nella fretta di fare cassa - ha commentato Sallustio - si mettano in vendita i gioielli storici che spesso rappresentano la storia di una città, così come ritengo inammissibile il disinteresse dell'amministrazione comunale per una questione così importante per il rafforzamento della vocazione turistica e culturale della nostra città. Il fascino antico, la storia, la pregevole posizione a ridosso del porto rendono il Palazzo ex Dogana un monumento di grande pregio dalle notevoli potenzialità attrattive». Il palazzo, che costruito accanto all'antico episcopio nel '700 diventò sede del Seminario, si affaccia sul porto. È una struttura di straordinaria bellezza. Nel 1990 fu sottoposto a vincolo con un decreto del Ministero per i Beni culturali. Nelle due pagine della interpellanza Nino Sallustio ripercorre per grandi linee la vita di Palazzo Dogana, struttura che in qualche modo ha legato la sua storia a quella della città. «Non possiamo consentire che venga sottratto alla pubblica fruizione e trasformato in un bene privato (albergo o quant'altro) a prezzi inaccessibili. Per queste motivazioni ho rivolto un'interpellanza urgente all'amministrazione comunale che, sebbene alle prese con una crisi amministrativa, non può rinunciare a svolgere le essenziali funzioni di tutela dell'interesse pubblico». Resta da capire se ci sono fondi pubblici utilizzabili per l'acquisizione del palazzo. In ogni caso la discussione è aperta e la questione, lo ha preannunciato lo stesso consigliere Sallustio, sarà sottoposta all'attenzione del consiglio comunale.
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