Caso Poetto Mauro Lissia La Nuova Sardegna, 18/11/2005
La giunta ha dato il via libera alla costituzione di parte civile nell'udienza dal Gup fissata per il 13 dicembre. La Regione chiederà i danni per il ripascimento.
CAGLIARI. La Regione chiederà i danni per il disastro del Poetto: la decisione di costituirsi parte civile al processo contro l'ex presidente della Provincia Sandro Balletto e gli altri dodici presunti responsabili del ripascimento che nella primavera del 2002 ha provocato la distruzione della spiaggia di Cagliari, è stata presa ieri dalla giunta su proposta dell'assessore all'ambiente Tonino Dessì. Martedì scorso, all'udienza preliminare, l'assenza dei legali di via Roma era apparsa incomprensibile, soprattutto per il segno politico che una partecipazione al processo del governo sardo - indicato fra le parti offese dai pm Guido Pani e Daniele Caria - avrebbe dato. Già nel pomeriggio erano emerse le ragioni: in base a una delibera assunta dall'esecutivo il 19 settembre del 2000, la Regione propone le azioni risarcitorie solo dopo l'eventuale sentenza di condanna al primo grado. Una scelta fondata, perchè la presenza di un avvocato a ogni udienza penale comporta spese e un notevole dispendio di energie. Costituirsi dopo, davanti al giudice civile, è una via molto più diretta per arrivare al risarcimento. Questo in casi normali: il processo per il disastro del Poetto rappresenta però un evento giudiziario e politico di enorme rilevanza e insieme una verifica sulle scelte fatte dall'amministrazione provinciale di centrodestra, punita a giugno scorso dall'elettorato forse anche a causa degli errori commessi al Poetto. Ma l'area legale della Regione s'era limitata ad applicare la delibera senza verificare le intenzioni del presidente Renato Soru e dell'assessore Dessì. Che dell'udienza preliminare non sapevano nulla, fino a quando la notizia è uscita sull'agenzia Italia. A quel punto l'assessore Dessì ha chiesto spiegazioni e le ha avute. Con una seduta di giunta già programmata a distanza di quarantott'ore non restava che portare la proposta al tavolo: una deroga, legata all'importanza del processo. Fatto. Con la Regione - che ufficializzerà la propria partecipazione al processo il 13 dicembre, alla ripresa dell'udienza preliminare, attraverso l'avvocato Graziano Campus - chiederanno i danni agli imputati il ministero dell'Ambiente, il Comune di Cagliari, le associazioni ambientaliste Gruppo di intervento giuridico, Amici della Terra e Wwf, il Movimento per la difesa dei cittadini. Resterà fuori invece proprio la Provincia, la cui immagine pubblica è uscita piuttosto malconcia dalle vicende legate al ripascimento del Poetto: per il presidente Graziano Milia - così ha spiegato - basta che la giustizia faccia il suo corso. L'udienza preliminare è stata rinviata al 13 dicembre dal gup Giorgio Cannas per un difetto di notifica. Balletto è accusato di concorso in danneggiamento aggravato. La stessa accusa più quella di abuso d'ufficio sono rivolte all'ex assessore ai lavori pubblici Renzo Zirone e allo staff dirigenziale della Provincia composto da Salvatore Pistis, Andrea Gardu e Lorenzo Mulas. Mentre il presidente dell'Ati Piergiorgio Baita con il dipendente della ditta impegnata nel ripascimento Daniele Defendi sono accusati di danneggiamento aggravato. Sott'accusa per concorso in falsità ideologica aggravata i membri della commissione scientifica incaricata di seguire l'intervento: Andrea Atzeni, Paolo Orrù, Giovanni Serra, Luigi Aschieri e il geologo Antonello Gellon. La Giunta regionale ha anche deciso che si costituirà parte civile contro i responsabili di incendi boschivi. Non solo dolosi ma anche colposi se hanno distrutto almeno 25 ettari di superficie boscata.
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