Il Mausoleo dei Plauti ritorna all'antico Flavia Gamberale Libero Roma, 18/11/2005
Presto scomparirà. Il muro di protezione che da circa 25 anni cìnge i mausoleo dei Plautii, a ridosso di Ponte Lucano, contenendo le esondazioni dell'adiacente fiume Aniene e facendo arricciare il naso a non pochi visitatori del sito archeologico, entro un anno e mezzo cederà il posto a un argine artificiale di dimensioni molto ridotte e dunque di miglior impatto visivo. È quanto hanno stabilito il Ministero per i Beni Culturali, l'Ardis (Agenzia regionale per la difesa del suolo), il Comune di Tivoli (area in cui sorge il complesso architettonico), l'Autorità di bacino del Fiume Tevere, la Direzione regionale per i beni culturali, la soprintendenza per i beni archeologici e quella per i beni architettonici del Lazio: le amministrazioni firmatarie di un protocollo d'intesa, datato settembre 2005, nel quale vengono delineati i principali interventi di difesa idraulica, con relativa indicazione dei costi, che interesseranno l'area archeologica di Ponte Lucano, a pochi chilometri da Tivoli. I lavori, il cui importo complessivo è pari a 7 milioni di euro, cifra stanziata interamente dall'Ardis, inizieranno a gennaio e consisteranno nella realizzazione di un nuovo impianto idrovoro interrato e di un adeguato sistema fognario, oltre all'avvio di un'opera di dragaggio straordinario presso il Ponte. Una serie dì misure che rispondono ad un unico monito: l'estetica prima di tutto. A ribadirlo è stato più volte, durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo, lo stesso sottosegretario ai Beni Culturali, Nicola Bono. «Quello che presentiamo - ha detto Bono - è la dimostrazione di come il moderno concetto della tutela del patrimonio culturale debba andare di pari passo con il rispetto e la valorizzazione delle bellezze artistiche». Tradotto: le opere ingegneristiche, progettate per arginare le eventuali piene del fiume Aniene, devono armonizzarsi con il paesaggio, possibilmente senza deturparlo, come invece è avvenuto nel passato. A rendere convincente la tesi del sottosegretario, condivisa da varie associazioni ambientaliste, interviene poi un altro fattore: il Mausoleo dei Plautii, risalente al primo secolo Dopo Cristo, rappresenta uno dei monumenti più caratteristici di Tivoli dopo le celebri Villa Adriana e Villa d'Este, già patrimonio dell'Unesco. Valorizzare accuratamente l'area in tutti i suoi aspetti, un domani potrebbe, infatti, far sì che questa rientri nella lista dei siti tutelati dall'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.
|