«Le critiche? Ma non ha mica parlato Ruini» Daria Gorodisky Corriere della Sera, 18/11/2005
ROMA — Ministro Rocco Buttiglione, che cosa succede? La Cei critica la devolution che voi cattolici dell'Udc, con il resto della Cdl, avete sostenuto e votato. «La riforma, complessivamente, è buona. Non minaccia la democrazia, non distrugge il Paese e non è di segno autoritari-stico. Certo, nulla è perfetto...». I vescovi, attraverso la loro agenzia — il Sir — chiedono che «la sanità sia solidale» e spendono parole sia sulle riforme «votate a maggioranza» che sul referendum. «Noi vogliamo un federalismo solidale. Alcune cose andranno chiarite attraverso le norme applicative e, soprattutto, con la riforma che si dovrà necessariamente fare nella prossima legislatura: quella sul federalismo fiscale. Per ora sono state attribuite le competenze, non le risorse». Appunto, le risorse: i vescovi chiedono anche che in ambito sanitario «il federalismo preveda meccanismi di eventuali perequazioni tra le regioni». «Non si tratta solo di un problema di assegnazione dei fondi, ma anche di qualità. Se la Lombardia ha una sanità migliore, è perché ha una migliore gestione del denaro. Ecco, bisognerà indicare meccanismi per far spendere meglio». Però il Sir sottolinea che si tratta di una «riforma assai controversa» che comporta «cambiamenti rilevanti e non sempre del tutto chiari» anche sulla forma di governo. «Forse si da troppa importanza a queste note di agenzia: non è Ruini che ha parlato. Comunque, capisco che ci sia una preoccupazione per il Sud. Il Sir sta mettendo le mani avanti per quando si parlerà di risorse. In effetti, c'è motivo di accentuare l'aspetto della solidarietà». Anche Casini ora esprime perplessità sulle modifiche alla Costituzione approvate. Non ci avete pensato, prima? «Ci abbiamo pensato. Il testo non è contrario alla solidarietà, non ci impedisce di dare risposte adeguate il quel senso». Follini, ex segretario del suo partito, preferirebbe che per il referendum confermativo sulla riforma l'Udc lasciasse libertà di coscienza. È d'accordo? «La libertà di coscienza è la prima libertà. Però il partito deve prendere una posizione: quella riforma l'abbiamo votata e questo è il punto di partenza che difendiamo. Ma non cacceremo chi ha un'idea diversa». |