Opera, le paure del sovrintendente. Ernani: potremmo dover tagliare Mozart nei siti archeologici Donatella Bertozzi Il Messaggero, 16-NOV-2005
«O la finanziaria cambia, o cancellerò quei tre eventi»
Francesco Ernani, sovrintendente del Teatro dell’Opera, malgrado la sua natura incrollabilmente costruttiva, non nasconde le sue preoccupazioni: «Siamo tutti appesi alla Finanziaria» dice a proposito della prossima stagione del teatro. E si comprende che, nonostante non abbia voglia di riaprire la polemica sui tagli alla cultura, è convinto che molto sia a rischio nel futuro del teatro e dell'attività culturale della capitale. L'occasione è offerta da una circostanza che è invece positiva e benaugurante: la riapertura - dopo un completo "restyling". come oggi usa dire - del Teatro Nazionale. La storica sala romana - che ha alle spalle un passato glorioso, avendo offerto alla capitale i primi assaggi del sonoro cinematografico e ospitato artisti del calibro di Chaplin e Armstrong - riapre stasera dopo un periodo di restauri con un balletto, "Nozze di sangue", protagonista Carla Fracci. Ma la presentazione, pur festosa, del balletto non può prescindere dal clima generale. «L'attività culturale è la carta di credito di maggiore importanza per il nostro paese - sottolinea Emani, annunciando l'entità dell'impegno economico (2,4 milioni di euro in tre anni) assunto dal Comune di Roma per la ristrutturazione del Nazionale - e questo teatro, adeguatamente rinnovato, potrà diventare un grande punto di riferimento per le attività dell'Opera. E' un risultato importante in tempi difficili per gli investimenti culturali. Noi non abbiamo modificato il nostro programma per l'anno 2005 e intendiamo rispettare gli impegni anche per il 2006. Vedremo, dopo la Finanziaria». Nei giorni scorsi era circolata la notizia che i tagli costringeranno il teatro a rinunciare all'allestimento - previsto in estate, in luoghi archeologici di particolare pregio - della "trilogia romana" di Mozart ("La clemenza di Tito", "Ascanio in Alba"e "Lucio Silla") messa in cantiere per le celebrazioni che, in vista del 250° anniversario della nascita di Mozart, nel 2006 impegneranno i teatri di tutto il mondo. Ernani conferma i timori e anzi, indirettamente rincara la dose, pur lasciando aperta la porta alla speranza : «E' chiaro che per primi rischiano di saltare alcuni progetti "complementari", ai quali pure tenevamo molto. Se questo non dovesse bastare saremo costretti a rinunciare anche ad altro. Presenteremo il programma della stagione (mercoledì 23 novembre, ndr) nella sua integrità. La trilogia mozartiana, che non faceva parte della stagione annuale, non ci sarà».
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