Milano. Scala, la «prima» del nuovo vertice Paolo Foschini e Pierluigi Panza Corriere della Sera, Milano, 15/11/2005
La Scala ha un nuovo Cda. L'assemblea dei soci fondatori ha indicato ieri i rappresentanti privati che la guideranno. Sono Paolo Scaroni, Renato Ravasio e Francesco Micheli. Quanto agli enti pubblici, la Camera di Commercio ha rinnovato l'indicazione per il vicepresidente Bruno Ermolli, mentre Stato e Regione si sono «scambiati» un consigliere. Carlo Secchi, ex rettore della Bocconi e già nel Cda su indicazione del ministero, è indicato dalla Regione. Il ministro Buttiglione invece non ha espresso il suo rappresentante. Il nuovo Cda si insedierà sabato alle 10. Tra i primi compiti, la conferma del sovrintendente Stephane Lissner.
L'assemblea dei soci fondatori del teatro alla Scala ha indicato ieri i rappresentanti privati che siederanno nel nuovo Cda. Le anticipazioni sono state rispettate e dopo poco più di un'ora di riunione, l'assemblea ha indicato i nomi. Sono Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, che sostituisce il precedente Vittorio Mincato; Renato Ravasio, segretario generale della Fondazione Cariplo che prende il posto di Fedele Confalonieri; il finanziere Francesco Micheli, presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi, che in rappresentanza della Pirelli prende il posto di Marco Tronchetti Provera. Quanto agli enti pubblici, la Camera di Commercio ha rinnovato l'indicazione per il vicepresidente della Scala e presidente di Sinerg&tica Bruno Ermolli, mentre l'unico «brivido» riguarda Stato-Regione, che si sono «scambiate» un consigliere. Carlo Secchi, ex rettore della Bocconi e già nel Cda su indicazione del Ministero, è indicato dalla Regione. Il Ministro Buttiglione non ha espresso il suo rappresentante. Scelta legittima (ha 45 giorni di tempo per ratificare le nomina) ma che trasmette scarso senso di compattezza. Il nuovo Cda si insedierà sabato alle 10 (il vecchio scade domani). Tra i primi compiti, la conferma del sovrintendente Stephane Lissner. Soddisfatto, all'uscita, il sindaco Albertini. «E' un'ottima scelta perché ci sono persone di rilievo per storia professionale e passione per la musica. C'è un mix come auspicavo». Mentre l'ex consigliere di amministrazione Fedele Confalonieri, seduto accanto allo stesso Micheli ieri sera per la presentazione di un libro al Cìrcolo della Stampa, lo ha incoraggiato a mettere anche nel suo nuovo ruolo «tutto l'impegno possibile, come quando facevi finanza». E riprendendo un concetto già espresso da Albertini ha aggiunto: «Forse in effetti lo sbaglio mio, di Tronchetti Provera e Mincato, è stato di non mettere nella Scala lo stesso impegno che abbiamo dedicato alle nostre aziende». «Certo — ha concluso — senza Muti non sarà più la stessa cosa. Da milanese, mi auguro che la Scala possa superare questo periodo anche perché ci sono ancora troppi privilegi». Da Roma reazioni negative sono venute da parte dell'Unione con una interpellanza di 22 senatori e anche dai sindacati: «Serve una svolta culturale e pluralista, i nomi proposti non vanno in questa direzione e non siamo stati neppure ricevuti dal sindaco». Ieri Albertini ha anche risposto alla Provincia ricordando che il Cda del 2001 aveva «assicurato i seguenti contributi: Fondazione Cariplo 26 milioni di euro, Camera di Commercio 12, Pirelli 7,5, Eni oltre 6». E il diritto di nominare un membro del Cda, rivendicato dalla Provincia se avesse versato contributi superiori? «Nel Cda - risponde Albertini — siedono i rappresentanti di enti che nei 9 anni di vita della Fondazione hanno versato importi da 10 a 60 volte superiori a quelli della Provincia». E privati che hanno versato più della Provincia, ad esempio Sea e Aem (8,2 e 7,4 milioni), non nominano membri nel Cda. Spiegazione che non ha ancora convinto la consigliera Marilena Adamo dei Ds, che in apertura del Consiglio ha detto: «La modifica di statuto ha il solo scopo di tenere fuori a tutti i costi la Provincia». «Albertini ha deciso di lasciare la Provincia fuori continuando ad alimentare una sterile polemica tra istituzioni», ha aggiunto Roberto Caputo (Margherita).
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