Dessì: «In arrivo altri tre parchi terrestri» Nino Bandinu Nuova Sardegna 13-11-2005
Sono Gutturu Mannu, Monte Arci e Sette Fratelli «Il parco di Tepilora — ha detto l’assesore Dessì nel suo intervento — ha agito da apripista: e adesso partiranno nell’isola altri tre parchi regionali sullo stesso modello». La giunta guidata da Renato Soru entro il mese di novembre si riunirà nuovamente per approvare il disegno legge istitutivo di tre nuove aree protette: quella del Parco delle foreste di Gutturu mannu in provincia di Cagliari vasta circa 20 mila ettari e comprendente otto Comuni più (forse) quello di Capoterra; quella poi del Parco di Monte Arci in provincia di Oristano vasta circa seimila ettari; e infine il Parco dei Sette Fradis anche questo in provincia di Cagliari che chiuderà altri 12 mila ettari di terra. «I passaggi più importanti — ha aggiunto Dessì — sono stati compiuti. Non restano che alcuni dettagli da decidere insieme ai Comuni interessati, poi tutta la pratica passerà in giunta regionale per l’approvazione del disegno di legge». Il passaggio successivo, prima del varo definitivo dei tre parchi, sarà naturalmente quello da fare in Consiglio regionale, dove comunque non dovrebbero esserci problemi, in quanto la «priorità» politica farebbe parte del calendario della maggioranza. Inoltre — ha assicurato l’assessore — non dovrebbero esiste problemi di risorse: ogni parco regionale avrà la sua copertura finanziaria e potrà poi contare anche su fondi europei. E a questo proposito, ieri mattina al convegno di Bitti, è intervenuto anche l’assessore regionale al Bilancio, Francesco Pigliaru, per annunciare di aver spedito una lettera al Feoga sui progetti di sentieristica da finanziare. E per assicurare anche che il Cipe andrà presto a deliberare altri 20 milioni di euro per la valorizzazione delle aree forestali. Tutta la vicenda dei parchi regionali, infine, rientrerà anche nel pacchetto della nuova programmazione sullo sviluppo locale, preparata dalla giunta regionale, e che mette al centro ambiente e territorio. Entro l’anno dunque buona parte della linea preannunciata dal presidente Soru già da diversi mesi (sui parchi regionali da attivare nelle aree forestate di proprietà demaniale) sarà concretizzata. Resta ancora aperta invece la tormentata vicenda del parco nazionale del Gennargentu. Su questa di certo si sa che martedì prossimo il decreto presidenziale firmato da Ciampi sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale e quindi diventerà operativo: tutti i vincoli saranno sospesi per effetto della perimetrazione abolita. Ma poi questa, entro giugno, dovrà essere ripresentata. Per arrivare all’ obiettivo, naturalmente, servirà una nuova Intesa sul parco nazionale tra Stato e Regione. La si farà? Questo è il vero problema. Dato che sulla nuova Intesa le scuole di pensiero sono due: c’è infatti chi non vuole più sentire parlare di parco nazionale e chi invece punta a un nuovo corso con la partecipazione e il coinvolgimento dei Comuni e delle popolazioni interessate. Quale scuola prevarrà non è dato sapere. Tra l’altro da qui a giugno ci sono di mezzo le elezioni politiche: un’altra incognita sulla via del Parco. Intanto oggi, domenica di caccia grossa, i vincoli restano tutti in piedi. Fino a martedì.
BITTI. Entro novembre la giunta Soru approverà il disegno di legge sui tre parchi di Gutturu mannu, Monte Arci e dei Sette Fratelli. Ha scelto la platea bittese, Tonino Dessì, quella di un convegno dedicato allo sviluppo locale con tre assessori regionali, per annunciare la nascita di altri tre parchi terrestri in Sardegna. Lo schema è lo stesso adottato per il Parco di Tepilora. |