Cultura senza soldi, ma quell'opera fa sognare in grande C. F. 13-NOV-2005 L'UNIONE SARDA
Si chiamerà «Museo dell'arte nuragica e dell'arte contemporanea del Mediterraneo». Nella delibera approvata dalla giunta regionale il 25 ottobre emergono i dettagli del progetto che annuncia la realizzazione a Cagliari di un nuovo grande museo già previsto, peraltro, nel Documento di indirizzo del Sistema museale regionale varato nel luglio scorso.
Da una parte la Regione taglia i fondi per la cultura, si bloccano i cantieri di scavo sinora aperti per esaurimento dei finanziamenti, rischiano di chiudere i piccoli musei del territorio. E dal prossimo gennaio andranno a casa qualche migliaio di dipendenti delle 250 cooperative che da anni gestiscono i siti archeologici in tutta l'Isola. Un disastro annunciato. Mentre il mondo della cultura si dispera (nel calderone ci sono tutti: archeologi, archivisti, ricercatori, attori, musicisti...) la Regione vola alto con il progetto del nuovo museo di Cagliari. Di per sé, quella del governatore Renato Soni, è un'idea geniale, coraggiosa e sicuramente stimolante che mira a portare il capoluogo alla ribalta internazionale. Cagliari come Bilbao, Siviglia, Barcellona e Valentìa, alla pari o persino meglio della vicina Spagna che nell'ultimo ventennio sta conoscendo una nuova "età dell'oro", grazie a Olimpiadi, Expò e Coppa America. Allora, perché anche la Sardegna dell'era Soru non potrebbe avere il suo simbolo culturale, che comprenda da una parte la storia millenaria dell'Isola e dall'altra le attuali e future tendenze dell'arte contemporanea? Per ora è solo un progetto, seppure ben definito nei confini di una delibera regionale con tanto di due finanziamenti per oltre 50 milioni di euro. Si è appena cominciato a discutere sul luogo dove costruirlo. Le ipotesi sono due: l'area portuale fronte via Roma oppure la zona dello Stadio Sant'Elia (nei pressi dei parcheggi antistante il mare). Si è insediato il comitato scientifico con nove esperti di altissimo profilo che dovrà «definire l'articolazione dell'idea progettuale del museo». Inoltre è stato dato incarico al Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano di preparare al più presto il preliminare per la progettazione e l'organizzazione del bando per il concorso internazionale. Sì, perché il futuro museo dovrà essere funzionale per accogliere le varie collezioni e mostre, ma soprattutto dovrà essere un'opera emblematica che rappresenti Cagliari e la Sardegna come il museo Guggenheim disegnato dal grande architetto canadese Frank Owen Gehry per Bilbao. L'idea di Renato Soru è sintetizzata nel documento varatodalla Giunta: «II carattere non convenzionale del progetto rende particolarmente complessa e delicata la definizione dell'opera. La nuova struttura sarà infatti destinata a riunire ambiti disciplinari apparentemente distanti, a condensare e trasmettere l'idea di un'identità geopolitica della Sardegna in equilibrio fra antico e il contemporaneo e tra l'insularità e la mediterraneità, La struttura museale - sottolinea il documento - dovrà anche funzionare come centro propulsore di idee e di attività di altri istituti culturali della Sardegna, come luogo di sperimentazione di nuove ricerche artisti-che e svolgerà, infine, un ruolo importante nell'attivazione di processi di rigenerazione urbana nella città di Cagliari». L'importo complessivo per ora previsto è di 33 milioni 200 mila euro, a cui si aggiungerà un altro finanziamento di 20 milioni 550 mila euro destinato alla realizzazione di un secondo lotto.
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