Villafranca. Lega contro la Soprintendenza Francesco Arioli Arena, 8/11/2005
Esposto all'architetto Gianna Gaudini sui vincoli della storica Casa del trattato e dei cantieri aperti nella zona. Il consigliere Zorzi: «Non arrivano risposte e intanto i lavori vanno avanti»
Villafranca. La Lega Nord torna a battere chiodo sui vincoli della Casa della pace, ovvero sulle regole (in termini di altezze e di modalità costruttive) da seguire per edificare o ristrutturare nelle vicinanze del prestigioso monumento di via Pace. Il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, Daniele Zorzi invia un esposto, firmato anche dall'architetto Ivan Bresaola, altro militante leghista, alla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Verona per sapere se le future edificazioni (Villafranchetta e il nuovo Metropol) programmate nei pressi di palazzo Bottagisio rispettano o meno il dettato di legge. Più precisamente della legge 1089 del 1939 e di due decreti del 1964 e del 1987 che «gli interventi edificatori in itinere» potrebbero violare. L'esposto è indirizzato anche al Comune di Villafranca e, elemento nuovo, al presidente della Provincia di Verona Elio Mosele, all'assessore provinciale al patrimonio Davide Bendinelli, al ministero dei Beni culturali e ai carabinieri di Venezia che si occupano di tutela del patrimonio culturale nonché alla ditta Clerman (sponsor dell'Hellas Verona), che sta costruendo il complesso di Villafranchetta. «Abbiamo alzato il livello degli interlocutori», precisa Zorzi, «dal momento che i chiarimenti promessi un mese fa dalla Soprintendenza, a proposito della situazione vincolistica della Casa della pace, non sono ancora arrivati. Questo anche se nel frattempo i lavori di Villafranchetta procedono speditamente, come dimostrano le foto che alleghiamo al nostro atto». L'esposto, nel quale si presumono anche responsabilità del Comune, attacca duramente i vertici della Soprintendenza: «Cosa intendete fare?», chiede Zorzi al soprintendente Gianna Gaudini e al funzionario Emanuela Savioli. «Il vostro ufficio ha messo il vincolo, il vostro ufficio non ha vigilato affinchè lo stesso vincolo venisse rispettato, il vostro ufficio sta tergiversando sulle "costruzioni in itinere" e nel contempo venite a cercare scusanti, palliativi ed interpretazioni di leggi per evitarci l'applicazione e confermare il massacro che proprio il vostro ufficio ha permesso. Se, come asserite, esistono difficoltà intellettive per addentrarsi nella "scarsa chiarezza delle norme", nel nostro gruppo collaborano tre architetti professionisti ed un avvocato che chiedono fin d'ora di essere ricevuti per dare un valido contributo al chiarimento». Tanto più, insiste Zorzi, che «tutto ciò sta avvenendo nonostante sia stata approvata all'unanimità la mozione della Lega sulla tutela della Casa del trattato con il conseguente impegno dell'assessore al patrimonio Graziano Cordioli al rispetto dell'articolo 21 legge 1089 e la posizione ufficiale del sindaco certamente in linea con il voto espresso». L'assessore Graziano Cordioli ribadisce la linea manifestata ancora il mese scorso dal primo cittadino Luciano Zanolli: «Rispettiamo le disposizioni che ci daranno i funzionari della Soprintendenza», dice, «ma nel frattempo vogliamo lasciarli tranquilli in modo che possano prendere decisioni serene e costruttive. Chiaro che in qualunque caso ci rimetteremo alle loro indicazioni. I lavori di Villafranchetta? Attualmente riguardano il corpo di fabbrica non interessato dai presunti vincoli ministeriali. Posto che anche sui mappali "vincolati" non abbiamo ancora ricevuto indicazioni certe. Anche noi aspettiamo con interesse il verdetto della Soprintendenza».
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