Tagli a Fenice e Biennale Roma accende le speranze. Arcus potrebbe sbloccare qualche milione di euro S.D'A. Corriere del Veneto, 6 novembre 2005
Incontro tra Cesa e Berlusconi. Buttiglione convoca Galan
VENEZIA— La parola d'ordine per tutti, scaramantica, è «cautela». Qualche speranza, però, nel mondo della cultura veneziana c'è e potrebbe portare una boccata d'aria fresca (e qualche milione di euro) dalle parti della Fenice e della Biennale, disastrate dall'ipotesi di taglio al fondo unico dello spettacolo prospettata all'inizio di ottobre. La Finanziaria arriverà in aula lunedì. Il Senato ieri notte ha licenziato un testo che contiene ancora quel taglio massacrante che impedirebbe alla Biennale di fare la Mostra del Cinema e alla Fenice di continuare a «vivere»: 142 milioni di euro in meno su 442. Ma nel pomeriggio di ieri un incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il nuovo segretario dell'Udc Lorenzo Cesa avrebbe portato a una schiarita sul fronte della cultura che farebbe sperare in primis la fondazione veneziana e gli enti lirici veneti (oltre la Fenice, l'Arena). Un segnale potrebbe arrivare anche dal fatto che il ministro Rocco Buttiglio-ne. che aveva minacciato di dimettersi di fronte a una situazione ingestibile, ha convocato per giovedì a Roma il governatore del Veneto Giancarlo Galan, che la settimana scorsa aveva scritto una lettera rivolgendo un appello a Berlusconi per «salvare» la Biennale e gli enti lirici. «Siamo cauti, finché non arriva in aula il testo della Finanziaria non diciamo niente, ma siamo ottimisti», dicono da fonti vicine al ministro-Buttiglione. Uno spiraglio potrebbe offrirlo Arcus, il fondo congiunto tra il ministero delle Infrastrutture e quello dei Beni Culturali. Ieri a Verona è stato proprio il ministro Pietro Lunardi a spiegare al sindaco scaligero che da Arcus potrebbero essere stornati fondi per le fondazioni, gli enti lirici dall’Arena alla Fenice. Ma un «correttivo» potrebbe arrivare direttamente al testo che arriverà in Senato domani, visto che sono stati oltre 2.000 gli emendamenti presentati. «Andremo a Roma per riproporre anche a Buttiglione i contenuti della lettera che ho inviato personalmente a Berlusconi — ha detto ieri Galan — chiederemo al ministro di dirci a che punto siamo con le richieste venute dal mondo della cultura e dal Veneto. Porremo questo problema, poi vedremo anche i rapporti tra Stato e Regione in campo culturale, ma al momento la cosa più importante è alleggerire i tagli della Finanziaria alla cultura». L'incontro romano cadrà alla vigilia della prima della stagione lirica alla Fenice. Una prima anticipata da due giorni di prove aperte gratis della «Juive» ieri e oggi nel teatro veneziano, offerta dall'orchestra per protestare contro i pesanti tagli al teatro veneziano, che su un bilancio di 32 milioni di euro potrebbe vedersi tagliare 8 milioni, pari al 25% del totale. Una cifra che, secondo il sovrintendente Giampaolo Vianello, paralizzerebbe qualsiasi attività nel teatro, che deve tenere conto di 19 milioni di euro solo di costi fissi e di 3 milioni di euro solo per tenere aperto.
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