Il canto disperato delle Fondazioni Giornale di Sardegna, 6 novembre 2005
In subbuglio il mondo della lirica. Disagi ad Ancona dove debutta una coproduzione del Comunale di Cagliari. Spedita una lettera gigante al premier.
Inaugurazione nel segno di Mozart e delle proteste contro i tagli al Fus per la stagione lirica del Teatro delle Muse di Ancona che si è aperta venerdì sera con un raffinato allestimento de "II ratto dal serraglio di Mozart" coprodotto col Lirico di Cagliari. Un volantinaggio tra il pubblico, per ricordare che "il teatro oltre ad essere un servizio da garantire al cittadino, produce occupazione", e un cambio di scena a vista tra il primo e il secondo atto per trasformare la piazza antistante un palazzo in un giardino, mostrando al pubblico il lavoro che c'è dietro la realizzazione di uno spettacolo, sono stati i modi scelti dalla Fondazione Muse per manifestare il suo dissenso nei confronti dei tagli. La decurtazione del Fus renderà sempre più obbligata, la strada delle coproduzioni, già tempo fa scelta dal teatro anconetano che ha allestito il titolo in collaborazione con l'ente cagliaritano. «È vero - ha fatto notare il direttore artistico Alessio Vlad - la lirica costa molto, ma produce lavoro: in questa produzione sono impegnate, tra artisti, tecnici, coro e orchestra, almeno 300 persone. Il teatro è un'industria che produce cultura, con ricadute anche sul territorio». È di ieri, infine, la notizia che una lettera gigantesca è stata spedita da Genova tramite un corriere per iniziativa dei teatri genovesi. Una missiva gigante, di 7 metri per 5, infilata dentro una busta adeguata, di 2 metri per 1, con tutti i francobolli necessari, 200 da 0,01 centesimo. L' indirizzo, ovviamente, è quello di Palazzo Chigi e contiene un appello e 10 mila firme contro i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo. All'iniziativa hanno dato la loro adesione gli enti locali liguri, dalla Regione al Comune di Genova. Inviata all'attenzione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la lettera-appello chiede che il Governo modifichi la parte della Finanziaria 2006 che prevede tagli al Fondo per lo spettacolo. «È la prima volta che tutti i teatri cittadini e gli enti culturali si trovano riuniti in un'iniziativa simile - ha detto l'assessore comunale alla cultura Luca Borzani -. Si tratta di un'iniziativa promossa dai cittadini che ha trovato adesione anche delle istituzioni, dalla Regione alla Provincia e al Comune».
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