Cultura, 10.000 firme contro i tagli D.B. Il Secolo XIX, 6 novembre 2005
Spedite al governo dai rappresentanti delle istituzioni e dalle associazioni genovesi
Diecimila firme contro i tagli della Finanziaria alla cultura. Sono state raccolte a Genova, in una manciata di giorni. Sono state spedite ieri dentro una busta gigante indirizzata al Presidente del Consiglio. Mittente: la Cultura di Genova. «Anche la spedizione è a carico di soggetti individuali e abbiamo messo 200 francobolli tutti da 0,01 cent Anche se poi diranno che siamo genovesi...» cercava di scherzare ieri il direttore del Teatro Stabile Carlo Repetti, in un clima collettivo non leggero. Alla consegna del bustone al corriere, sorta di cerimonia simbolica al Ducale, erano presenti gli assessori comunali e regionale Luca Borza-ni, Anna Castellano e Fabio Morchio, il direttore dell'Archivolto Pina Rando e i rappresentanti degli altri teatri, delle associazioni culturali, Gennaro di Benedetto il sovrintendente del Carlo Felice che ha ricordato i 5 milioni e mezzo di euro che verranno a mancare al lirico se passeranno i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo. «Costi fissi non abbattibili i nostri —osserva— solo due milioni e mezzo all'anno per i dipendenti. E i tagli pregiudicano anche le sponsorizzazioni». L'avvilimento della Castellano: «Lo stesso governo centrale che ha investito in questa città sulla cultura, ora, con questo taglio brutale, costringe la città stessa a una marcia indietro». Le amare riflessioni di Borzani:«Un taglio che produce effetti a catena, comprese le sponsorizzazioni dei privati, grazie ai quali lo scorso anno il Comune ha realizzato tre quarti delle sue iniziative culturali, dalle mostre al Ducale alle attività nei musei. Un Comune, vorrei ricordare, che in campo culturale ha razionalizzato risparmiando un milione e mezzo, di euro». E ha concluso: «Dunque non sono tagli che valorizzano le azioni virtuose, ma che colpiscono scuola ricerca cultura, la storia e il futuro di questo paese». Per sapere quali saranno le iniziative culturali che il Comune dovrà sacrificare bisognerà attendere ancora un mese quando il bilancio sarà perfezionato.
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