Quei restauri eccellenti L. Col. Corriere della sera, 7 novembre 2005
Da Pechino a Baghdad, realizzati da tecnici italiani Quindici importanti siti archeologici dislocati in sette paesi diversi del mondo: in ognuno di essi lavora un gruppo di tecnici italiani inviati dall'Istituto centrale del restauro in accordo con il Ministero dei Beni culturali. Da alcuni anni infatti il Ministero, grazie alla Convenzione internazionale sulla protezione del patrimonio mondiale del 1972, porta avanti studi e ricerche scientifiche per conservare e valorizzare i siti più importanti dei vari continenti. In seguito alle convenzioni firmate dall'Italia con i singoli stati, sono stati anche realizzati corsi di formazione, con lo scopo di preparare e aggiornare gli operatori locali nel restauro delle aree archeolo-giche e dei complesso monumentali esistenti nei rispettivi paesi. L'alta competenza degli italiani nel campo del restauro ha fatto sì che i siti in cui viene richiesto il loro intervento siano sempre più numerosi. Lo dimostra questa rassegna, curata dal capo dipartimento del Ministero Giuseppe Proietti e organizzata da Alessandro Nicosia. Il lavoro svolto nelle diverse aree dall'equipe degli operatori italiani e locali viene illustrato con fotografie, video e pannelli che spiegano in modo semplice e chiaro le caratteristiche del sito e i progetti di intervento. Si comincia dalla Cina, con i grandi restauri in corso a Pechino all'interno della Città Proibita, e nella Grande Muraglia, lunga circa 5760 chilometri. Si prosegue con il museo nazionale di Baghdad, che ha subito gravi danni durante la guerra del 2003 e con Ninive, l'antica capitale assira dove si trovano preziosi bassorilievi in alabastro. E poi ancora con l'iraniana Barn, rasa al suolo dal terremoto nel dicembre 2003; i cicli dipinti delle grotte di Ajanta e di Ellora in India; il museo di Kabul in Afghanistan; il museo egizio e il Palazzo Rosso al Cairo; la Biblioteca Alexandrina ad Alessandria d'Egitto; il nuovo parco archeologico a Cartagi-ne; Leptis Magna e Sabratha in Libia. Fino alla stele di Axum, restaurata e restituita all'Etiopia dove attende di essere innalzata nel centro dell'antica città. Sempre da tecnici italiani.
L'ECCELLENZA DELRESTAURO ITALIANO NEL MONDO. Complesso del Vittoriano, Sala Alcide De Ga-speri, piazza dell'Ara Coeli, tel. 06.69202049. Fino al 18 dicembre, tutti i giorni dalle 9,30 alle 18. Ingresso libero.
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