I tagli al Fus. De Laurentiis: «Buttiglione ora deve dimettersi» Gl. S. Domenica 6 Novembre 2005 Il Messaggero
ROMA - «Se Buttiglione ha una sola parola, a questo punto deve dimettersi». Lo afferma Aurelio De Laurentiis, commentando indignato la Finanziaria che, passata alla Commissione Bilancio del Senato, prevede pesanti tagli alla cultura: 142 milioni in meno per il Fondo Unico per lo Spettacolo (che da 442 milioni passa a 330) e 92 milioni sottratti agli invenstimenti nel patrimonio culturale. «Che i politici non capiscano l’importanza del cinema nella promozione del made in Italy, non mi stupisce», spiega il presidente dell’Unione Produttori. «Mi stupisce semmai che non la capisca Berlusconi, che dallo spettacolo viene e dallo spettacolo ha tratto la propria ricchezza. Se l’Italia, come sosteneva Metternich nel lontano 1815, è un’espressione geografica, ha da vendere nel mondo il proprio patrimonio (musei, siti artistici e storici, turismo) e l’inconfondibile stile di vita rappresentato da cibo, moda, automobili: e niente meglio del cinema può promuovere tutto questo. Ma per riuscire nella sua missione, il cinema italiano deve essere competitivo, quindi 90 milioni sono una cifra ridicola: lo Stato dovrebbe investirne 3000...». De Laurentiis chiede poi al presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, di intervenire a favore di una svolta: «Il cinema, in quanto industria atipica di prototipi, non può essere gestito solo dal ministero dei Beni culturali, ma deve passare anche sotto l’egida del ministero delle Attività produttive e di quello della Comunicazione».
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