Pittori di piazza Navona arrivano turni e nuovi spazi Gabriele Isman la Repubblica cronaca Roma 04-NOV-2005
PITTORI a piazza Navona: il Campidoglio sta cercando di trovare altre piazze per loro, aumentando così le turnazioni, il numero cioè dei pittori che, giorno per giorno, hanno diritto a esporre le proprie opere e a realizzarne di nuove. Ieri c'è stata l'ennesima riunione in Campidoglio a cui hanno partecipato dirigenti del gabinetto del sindaco, l'assessore comunale al Commercio Francio Cioffarelli e il vicepresidente del municipio I Fabio Zuccarelli. «Dobbiamo — dice quest'ultimo — trovare altri posti dove sistemare i pittori, ma non esiste un'altra piazza così ampia per trasferirne cinquanta. Dobbiamo individuare dunque più sedi». Ma le sedi non si trovano: escluse le ipotesi dei ponti — rifiutate dal fronte degli artisti — Comune e municipio cercano siti alternativi, con il vincolo dei parcheggi che non possono essere ridotti. Oggi nuova ricognizione del municipio, poi una riunione con Cioffarelli per presentare ai pittori una nuova proposta entro sabato o la prossima settimana al massimo. Il fronte degli artisti di piazza Navona, intanto, non ha alcuna voglia di muoversi: «Noi da qui non ce ne andremo» dice Salvatore Cosso, 49 anni, da 18 in piazza. La resistenza degli artisti passa anche per una raccolta firme — «Oltre seimila finora» dice ancora Cosso — e per i lenzuoli bianchi in italiano, inglese, francese e tedesco per raccontare a romani e turisti la ferrea decisione dei pittori di restare nella piazza, che li ospita da quarant'anni. «Siamo sessanta, e la rotazione avviene su 52 posti disponibili. Ognuno di noi — spiega ancora Cosso — può lavorare quattro giorni sì e uno no, ed è già difficile tirare avanti così. Non possiamo accettare ulteriori turnazioni e non accetteremo di spostarci dalla piazza anche quando, a novembre, le nostre autorizzazioni saranno scadute. Resteremo qui a fare resistenza passiva, perché lapiazza è la nostra identità storica. Per questo ci conoscono in tutto il mondo». Dai pittori l'appello è al sindaco Veltroni: «Vogliamo che venga in piazza o che ci riceva. Tratteremo solo con lui».
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