Palazzo Barberini Il caso arriva fino in Parlamento. Interrogazione di Melandri (Ds) Edoardo Sassi CORRIERE DELLA SERA, 02-NOV-2005
Le tele di Caravaggio e Raffaello da ammirare a ritmo di disco musìc e con odore di supplì: il «caso» Palazzo Barberini, sede in coabitazione obbligata tra la Galleria nazionale d'arte antica e il Circolo ufficiali delle Forze armate, arriva in Parlamento, dove l'onorevole Giovanna Melandri - ds, ex ministro per i Beni culturali - ha appena presentato un'interrogazione a risposta orale indirizzata ai ministri Rocco Buttiglione (Cultura) e Antonio Martino (Difesa), a seguito della denuncia fatta dal Corriere in merito ai banchetti nuziali a pochi metri dalla «Fornarina» e da altri capolavori: con i turisti furiosi che protestano per la musica e per il lezzo di fritto. Si tratta della seconda interrogazione, in pochi mesi, scritta dalla Melandri, la quale sottolinea l'anomalia in questo suo nuovo testo: «Premesso altresì che - si legge infatti nel documento - nessuna risposta è stata ancora fornita alla sopraindicata interrogazione (del 25 maggio 2005, n.d.r.) e, ad oggi, resta indefinito l'esito di tale decennale vicenda». La Melandri cita poi esplicitamente il caso dei visitatori costretti «ad imbattersi in feste private a base di pizzette e disco music che si svolgono in locali sottratti all'uso pubblico cui sarebbero destinati, mentre la Galleria continua a soffrire di carenza di spazi ove esporre le preziose opere della sua collezione». L'ex ministro stigmatizza inoltre «la prosecuzione di una fiorente attività di ricreazione ad uso privato poco appropriata per quei locali» e chiede agli attuali titolari dei Beni culturali e della Difesa se non ritengano «che vada dato seguito agli impegni assunti nel 1997 e che, conseguentemente, il Circolo Ufficiali debba essere quanto prima trasferito presso la Palazzina Savorgnan di Brazzà e debba lasciare una volta per tutte i locali di Palazzo Barberini alla loro naturale destinazione di luogo di esposizione». Nel 1997 gli allora ministri Veltroni e Andreatta firmarono infatti un protocollo d'intesa che prevedeva la riconsegna al ministero per i Beni culturali dei locali di Palazzo Barberini, «occupati - scrive la Melandri - senza alcun titolo da alcuni decenni dal Circolo Ufficiali (circa 50 sale per un totale di circa 5 mila metri quadrati)».
|