MONUMENTI DA SALVARE Sant’Eleuterio, affreschi a rischio di SERGIO SILVA Martedì 1 Novembre 2005, Il Messaggero (Rieti)
Le trentenni di Selci a stento ricordano le feste religiose e i matrimoni che venivano celebrati nella chiesetta rurale di Sant’Eleuterio: il fabbricato è inagibile dal 1979. Due i problemi che ne impediscono l’uso: il tetto che cede in più punti e le mura perimetrali che debbono essere rinforzate. La chiesa è piccola ma risale all’XI secolo dopo Cristo ed è stata rifatta tra il 1300 ed il 1400. Conserva infatti diverse opere d’arte importanti come il capitello marmoreo d’epoca romana, materiale di recupero derivante dagli scavi effettuati nel territorio circostante ed oggi utilizzato come acquasantiera e, alle pareti, il ciclo di affreschi trecenteschi originali ed in gran parte leggibili, che senza un intervento adeguato rischiano di scomparire. La chiesa per tanti secoli è stata data in uso alla Confraternita della morte ma di fronte all’esaurirsi di quelle manifestazioni di fede e con l’acquisto della chiesa e dell’edificio circostante da parte dei Savini Nicci, il vecchio Oliviero cedette la chiesa alla Curia di Poggio Mirteto che attualmente, a quanto risulta dalle ricerche effettuate, ne detiene la legittima proprietà. Sappiamo di un’iniziativa messa in atto da privati, l’elaborazione di un progetto di massima che prevede il recupero della chiesa, progetto che è stato presentato alla Soprintendenza ai Beni Architettonici ed ambientali del Lazio per ricevere l’approvazione di rito ed attualmente è in fase istruttoria presso la commissione competente. C’è chiaramente un problema grosso. Quello del finanziamento dell’importo, che è abbastanza elevato e che si aggira intorno ai 200mila euro.
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