CAMPANIA: Non più chiese-rudere, arrivano i fondi SABATO LEO 31/10/2005, Il Mattino
Arrivano dalla Regione i contributi finanziari per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di culto. L’ha deliberato la giunta regionale che, riunita sotto la presidenza di Antonio Bassolino, ha approvato l’elenco dei soggetti beneficiari e delle istanze non finanziabili. La relativa deliberazione regionale, votata lo scorso 7 settembre dal presidente e dagli assessori, è stata proposta dal Gabinetto della Regione, l'ufficio che ha portato avanti in brevissimo tempo l'intera, delicata istruttoria. Tutto è iniziato il 18 dicembre del 2004 quando la Regione ha deciso, tramite il deliberato n.2290, la concessione dei contributi ed ha stanziato, a carico del suo bilancio, la somma complessiva di 2 milioni di euro da utilizzare per tutte e cinque le province della Campania. Con lo stesso atto deliberativo, la giunta regionale ha varato anche il vademecum per la presentazione delle istanze. Si è trattato, quindi, di un vero e proprio concorso, con precise regole da osservare, aperto non solo agli edifici di culto della Chiesa Cattolica ma anche delle altre confessioni religiose con le quali lo Stato italiano ha stipulato un'intesa ai sensi della Costituzione. L'intervento della Regione è scaturito dal fatto che il patrimonio culturale degli Enti ecclesiastici riveste un considerevole interesse nell'ambito delle competenze regionali statutarie. D'altra parte, tra i fini istituzionali della Regione Campania, vi è proprio la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale di interesse regionale. Di grande significato, al riguardo, è stata l'Intesa Programmatica tra la Regione Campania e la Conferenza Episcopale Campania per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali appartenenti ad Enti ed istituzioni ecclesiastiche. L'Intesa Programmatica è stata ratificata nel 2002 con apposito provvedimento del governo regionale di Palazzo Santa Lucia. Due le considerazioni che la Regione Campania ha posto a base della decisione dello scorso anno di stanziare di 2 milioni di euro: il valore storico, artistico e culturale del patrimonio degli edifici di culto della Campania ed il ruolo sociale espletato negli edifici di culto teso a promuovere azioni volte alla diffusione della solidarietà ed a contrastare l'emarginazione sociale nonché il disagio e la devianza minorile. In sostanza, la giunta-Bassolino ha inteso valorizzare il ruolo dell'oratorio, inteso come momento di aggregazione sociale, che nella nostra società espleta una funzione di grande rilievo, pressoché unanimemente condivisa. La commissione giudicatrice della Regione, presieduta da Mario Grassia e composta da Vincenzo Curci, Raffaele Farina, Luisa Gerla e Cesare Garofalo, ha considerato finanziabili in via prioritaria gli interventi di manutenzione delle coperture e gli interventi manutentivi di riqualificazione, impianti, restauro ed interventi aree esterne. Delle 378 istanze presentate, le escluse sono state 91. Il motivo dell'esclusione è comune: la domanda è stata ricevuta successivamente al termine ultimo consentito dal bando di concorso.
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