Architettura, volano dello sviluppo Benedetto Gravagnuolo Il Mattino 29/10/2005
Credo che non sia necessario dimostrare la rilevanza che l'architettura di qualità può giocare nelle strategie dello sviluppo economico. Questo dato è ormai culturalmente acquisito nella sua inconfutabile evidenza. Valga ad esempio per tutti il caso di Bilbao, dove l'investimento per la realizzazione dello spettacolare Guggenheim Museum, ideato dall'architetto americano Frank Gehry, ha recato benefici enormi alla rivalutazione dell'immagine dell'intera regione. Anche in Campania sono state già realizzate e sono in cantiere interventi di notevole qualità architettonica, sia nell'ambito delle opere pubbliche, che nel settore dell'iniziativa privata. Lo documenta la mostra dal titolo «Dal Duemila al Futuro. Architetture e infrastnitture per lo sviluppo in Campania», che verrà inaugurata questa sera alle 18 nel Padiglione dell'America Latina, alla Mostra d'Oltremare. Le opere prescelte per la loro esemplarità (ma senza pretese di esaustività) sono state raccolte in sette stanze dalla denominazione metaforica. Apre il percorso la «Città delle Muse», dove sono esposte le nuove architetture museali, tra le quali il Pan, il Madre e la restaurata Galleria dell'Accademia di Belle Arti. Segue il «Volto sull'acqua», stanza dedicata ai progetti per la riqualificazione del waterfront di Napoli, di Castellammare, diSalerno e di altre luoghi portuali. Poi «Visioni», spazio per video e per documentari; i «Sentieri dei Sapere», ovvero strutture finalizzate alla ricerca scientifica; le «Stazioni dell'Arte», che illustrano l'interrelazione tra architettura e arte nelle linea della Metropolitana di Napoli; «Elogio della Velocità» dove sono esposti i progetti per la Metropolitana regionale e per la Stazione dell'Alta Velocità ad Afragola. Conclude il percorso la stanza «Antico e Nuovo» mescolando interventi altamente innovativi con lavori di recupero tra i quali i restauri delle opere di Cocchia e De Luca alla Mostra d'Oltremare, nonché il recente ripristino dell'Auditorium della Rai di Mario De Renzi e Renato Avorio De Martino. Per completare il quadro informativo, sono state inoltre riproposte la mostra «Architetti Napoletani.1970-2000» e «Giovani Architetti Napoletani». L'inaugurazione delle tre rassegne sarà preceduta da un convegno - che si terrà al Teatro Mediterraneo, nello stesso parco della Mostra d'Oltremare - al quale parteciperanno anche Zana Hadid e Dominique Perrault, che riceveranno un premio - il «Cubo d'oro» - dagli Annali dell'Architettura e delle Città. I due architetti di fama intemazionale illustreranno rispettivamente il progetto per la Stazione dell'Alta Velocità di Afragola e quello per la Stazione di Piazza Garibaldi a Napoli. Attraverso le nuove tecniche della video-simulazione, il pubblico potrà così "viaggiare" nelle stazioni del prossimo futuro. Infatti, entro il 2010 entrambe queste opere saranno completate e i viaggiatori potranno raggiungere Roma in poco più di un'ora. Senza dubbio le infrastrutture dei trasporti rappresentano oggi la locomotiva trainante dell'innovazione, non sólo sotto il profilo tecnologico, ma anche nell'ottica della ricerca linguistica sull'architettura. A Napoli le Nuove Stazioni della linea Metropolitana 1 (realizzate tra il 2001 e il 2003) hanno innestato, sull'antico tronco storico, la linfa vitale dell'arte contemporanea. Note ormai internazionalmente come le «Stazioni dell'Arte», furono esposte nella Biennale di Venezia del 2002 come paradigmi del Next ed insignite della «Medaglia d'oro» dalla Triennale di Milano del 2003. Se è vero che a contraddistinguere le grandi opere pubbliche è il felice connubio tra infrastnitture e architetture di qualità, resta altresì innegabile che anche nel campo della committenza privata stiamo assistendo a un'entusiasmante fase di investimenti che mirano in alto. Basti pensare al Cinema Med, progettato dai giovani architetti Antonio Costa e Giancarlo Scognamiglio (che svolge un ruolo di volano per la riqualificazione del quartiere). |