I tre borghi abitabili dell'Asinara Pinuccio Saba La Nuova Sardegna 28/10/2005
PORTO TORRES. L'angusta sala riunioni della sede del Parco nazionale dell'Asinara ha ospitato la presentazione ufficiale del Piano urbanistico redatto dall'architetto Vanni Maciocco. Un piano che contiene una novità: ai borghi abitabili di Cala Reale e Cala d'Oliva si aggiunge Trabuccato.
All'appuntamento, che darà il via libera alla Comunità del parco per lo studio del piano socio economico dell'isola, erano presenti il sindaco di Porto Torres Luciano Mura; i presidenti delle commissioni consiliari Ambiente e Asinara, Gavino Dessì e Maria Loddoni, e i rappresentanti dell'amministrazione provinciale. Nella relazione dell'architetto Maciocco, è stata spiegata la filosofia che ha tracciato le linee guida del progetto urbanistico. «Che non farà crescere la cubatura. Ripeto — ha scandito Vanni Maciocco —, non farà crescere le cubatura. E questo concetto lo sentirete diverse volte, questa sera». Un piano preceduto da un attento studio della storia degli ultimi due secoli dell'isola, e da una ricognizione approfondita sia dell'ambiente sia delle modifiche apportate dalla mano dell'uomo. Confermati il recupero di Cala D'Oliva che dovrà essere votata principalmente all'accoglienza, e di Cala Reale che ospiterà soprattutto i servizi per la gestione del parco. A Cala D'Oliva, inoltre, dovrà essere "ampliato" il porto ma solo grazie al recupero dell'antico bacino al momento interrato. Via libera anche al recupero di Cala Trabuccato, come dovranno essere riportate in vita strutture produttive come il caseificio e il mattatoio. Spazio anche all'agricoltura e alla viticoltura, con il recupero di tutte quelle strutture in degrado, come canalette, muretti e secco, capanni per gli attrezzi. Tutto questo nel rispetto dell'ambiente, almeno di quello che abbiamo conosciuto negli ultimi due secoli. L'Asinara è un ecosistema unico, contenuto in un altro ecosistema di grande valore come il bacino del Mediterraneo. Un patrimonio che va valorizzato e non dilapidato, incarico che ora passa alla programmazione della Comunità del parco. |