COSENZA Traffico di opere d’arte e reperti archeologici venerdì 28 ottobre 2005 www.iltempo.it
COSENZA — Si è conclusa ieri la seconda fase dell'operazione «Krimisa» contro il traffico di opere d'arte e di reperti archeologici. Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza hanno consentito di recuperare reperti di interesse archeologico e diversi dipinti olio su tela, attribuiti ad autori contemporanei e risultati falsi nella firma e nell'esecuzione. Gli inquirenti hanno effettuato a Roma e nel Viterbese 8 perquisizioni domiciliari e hanno notificato altrettanti avvisi di garanzia ad importanti collezionisti locali. Recuperati quattro mosaici perfettamente conservati, di epoca romana il cui valore, sebbene inestimabile, potrebbe aggirarsi sul mercato clandestino sui dieci milioni di euro, e ancora 54 monete di bronzo e metallo, vasi di ceramica e unguentari risalenti al III sec. a. C. nonchè dipinti di autori contemporanei chiaramente falsi. Dall'indagine dei carabinieri è emerso che i reperti sono stati consegnati dagli emissari calabresi a committenti e intermediari residenti nel Viterbese e nella capitale, ufficialmente imprenditori e dipendenti pubblici.
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