Disgelo tra Soru e Berlusconi, lite furibonda con Tremonti Sara Panarelli Il Giornale di Sardegna 27/10/2005
Primi segni di disgelo fra Governo e Regione sulla questione delle entrate fiscali: ieri sera il presidente della Sardegna Renato Soru ne ha parlato a Palazzo Chigi con il premier Silvio Berlusconi che, secondo quanto riferito da fonti vicine al governatore, ha dato la sua disponibilità a un nuovo incontro per martedì o mercoledì della prossima settimana. Restano invece molto tesi i rapporti con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti che ha ribadito l'indisponibilità, se non in conferenza Stato-Regioni, a ricevere Soru, che ha definito «terribile il comportamento di un ministro che rifiuta di incontrarci». L'OCCASIONE per l'atteso incontro fra Soru e Berlusconi è stato la conferenza Stato-Regioni per discutere dei tagli in Finanziaria agli enti locali. A sollevare il caso Sardegna è stato per primo il presidente della conferenza delle Regioni Vasco Errani, osservando che non può essere ritenuto un buon padre di famiglia, come lo stesso Berlusconi si è definito,«chi fa differenze tra i suoi figli». Concetto ribadito dallo stesso Soru: «Signor primo ministro -ha spiegato - ho bisogno della sua pazienza di buon padre prima che si possa pensare che i figli non siano tutti uguali. In un anno e mezzo non siamo mai riusciti ad avere udienza né con lei né con il ministro Tremonti, nonostante la Ragioneria dello Stato abbia riconosciuto la fondatezza delle nostre rivendicazioni». Soru ha poi sottolineato che la Sardegna è pronta a una grande mobilitazione. La conferenza, alla quale hanno partecipato anche il sottosegretario Letta, il ministro agli Affari regionali La Loggia, il presidente dell'Anci Domenici e rappresentanti di Province e comunità montane, si è di fatto conclusa con un rinvio. Ma Berlusconi ha chiesto a Soru e al presidente della Calabria Loiero, alle prese con l'emergenza 'ndrangheta, di trattenersi perché avevano sollevato questioni prioritarie. Il governatore ha così ricordato che all'Isola spettano 900 milioni tra Irpef e Iva per il 2005 e oltre 4 miliardi di arretrati, sottolineando di parlare da settimane «senza essere ascoltato da nessuno». Berlusconi, che pare si sia mostrato piuttosto conciliante, a quel punto ha chiesto a Letta di fissare un nuovo appuntamento con Soru. I rapporti con Tremonti, invece, restano tesissimi. Il ministro ha spiegato al premier che la Sicilia ha ottenuto i soldi perché ha attivato procedure che la Sardegna non ha attivato. Ma Soru ha reagito ricordando a Tremonti di aver chiesto più volte un incontro, ma inutilmente. E la discussione fra Soru, che questa mattina alle 7.45 interverrà in diretta a "Omnibus" su La7, e Tremonti è continuata anche a incontro finito, nel corridoio: voci alte e momenti di grande tensione, con un Soru furibondo che contestava a Tremonti atteggiamenti non corretti dal punto di vista istituzionale. È saltato invece, probabilmente per motivi di orario, l'incontro con Romano Prodi.
Oggi grande assemblea Ci sarà questa mattina la grande assemblea organizzata a Cagliari per iniziare ufficialmente anche fuori dal palazzo la mobilitazione sulla questione delle entrate fiscali. L'appuntamento è per le dieci all'Hotel Mediterraneo:oltre a Soru con la Giunta e il Consiglio, ci saranno anche i sindacati, le associazioni di categoria etutti coloro che con la propria presenza vorranno testimoniare l'impegno in quella che per il governatore è la vertenza più importante per l'Isola. Ma alcune defezioni sono da mettere in conto:quelle del centrodestra,che anche martedì era assente a Tramatza, e quella di Mario Floris dell'Uds secondo cui la vertenza «sta assumendo aspetti inusuali e patetici che sviliscono i rapporti politici visto che a quanto pare Soru ai rapporti politici preferirebbe le aule giudiziarie avendo ipotizzando il pignoramento dei beni dello Stato». |