Sardegna. Da due miliardi di lire a 500mila euro. L'angolo di paradiso si vende ai saldi Enrico Carta La Nuova Sardegna 25/10/2005
CABRAS. Sotto a chi tocca! Ed ecco che dalle retrovie, inattesa, spunta la Regione Sardegna. Evidentemente, a turno, quell'angolo di paradiso attira le attenzioni degli enti pubblici. Prima il Comune, poi il Ministero, ora appunto la Regione. L'unico fattore che non cambia in tutte queste operazioni di compravendita, finora rimaste senza esito, è lui. Un signore inglese. Pardon, Sir Rex Miller,che si può anche vantare del titolo di Lord del Regno Unito. È l'uomo che su quell'angolo di paradiso, a poche miglia da Capo Mannu, di fronte alla penisola del Sinis, può fare il bello e il cattivo tempo, perché ne è il proprietario. La sua famiglia infatti ha acquistato l'isolotto, per 80 milioni, nel1972 dagli eredi dei genovesi Casaretto Mosetti. Da quel momento, a più riprese, ha tentato di disfarsene, dopo aver capito ben presto che il sogno di realizzarvi delle ville da favola era destinato a rimanere chiuso in un cassetto. Difficile da aprire. Anzi, pressoché impossibile visto che prima ci sarebbe tutta una serie di vincoli legislativi che proteggono quell'inestimabile patrimonio naturalistico. Allora che si fa? Meglio lasciar perdere, trasformando il ritornello di una canzone in voga diversi anni fa. Meglio, perché i denari liquidi piacciono più di un angolo di "eden" incontaminato. Così Sir Rex Miller ebbe un'idea, stavolta non tanto originale. «Vendo tutto» pensò. Per prima cosa si rivolse ad un'agenzia immobiliare, come si fa per qualsiasi altro terreno. E fissò anche il prezzo: nel 1995 si poteva acquistare Mal di Ventre per due miliardi di lire. Apriti cielo. Se Mal di Ventre — al di là degli errori di trascrizione del funzionario piemontese che ne trasformò il nome dal sardo Malu Entu — nel significato primo vuol dire "vento cattivo", quelli che soffiarono nella primavera di dieci anni fa furono uragani. La classe politica scatenò una tempesta, parlando addirittura di un tentativo di truffa è quei vincoli di inedificabilità, mai e poi mai, sarebbero stati abbattuti. Infatti nessun acquirente bussò alla porta dell'agenzia immobiliare o, men che meno, a quella di Lord Rex Miller. Quest'ultimo però, proprio allora, forse inizia a realizzare che potrebbe essere difficile fare un affarone con la vendita di quello scoglio, che ora è persino parte integrante dell'Area Marina Protetta chiamata, non certo a caso, Penisola del Sinis-isola di Mal di Ventre. E così la svalutazione colpisce, oltre che la lira, anche il valore dell'isolotto. Diversi anni dopo, nel 2002 per l'esattezza, il prezzo che Lord Miller propone al Comune di Cabras, che nel frattempo aveva avanzato l'idea di entrarne in possesso, era rimasto inchiodato sulla medesima cifra. Cosa assai rara per un terreno che, più passa il tempo, più acquista valore. Invece no, Mal di Ventre à colpita dalla svalutazione, tanto che la cifra si trasformò ben presto in un milione di euro, che, a ben guardare,è una cifra leggermente inferiore ai due miliardi di lire. Fu allora che il Comune decise di lanciare un messaggio al Ministero dell'Ambiente, chiedendo al ministro di intervenire per sovvenzionarne l'acquisto. Dapprima il ministro Altiero Matteoli si dimostrò possiblista, poi, nel mese di febbraio del 2004, dopo aver valutato con attenzione la vicenda, parlò chiaro:«Non posso assegnare contributi per l'acquisto di un'isola deserta, perché la legge non me lo consente». Chiuso il sipario su quest'atto, ecco che se ne apre un altro. Ma Mal di Ventre stavolta costa la metà. Lord Miller à magnanimo e si accontenta di 500mila euro.
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