GAETA Numerose opere d’arte passano all’Arcidiocesi - Verdi e Prc accusano: «In centro perpetrato l’esproprio artistico» www.iltempo.it, martedì 25 ottobre 2005
GAETA - La ricca collezione artistica della città di Gaeta, comprensiva di quadri e di opere di inestimabile valore, non deve essere sottratta alla proprietà pubblica ed all’istituendo museo civico che sarà ospitato nell’ex Caserma Cosenz. E’questo il grido d’allarme lanciato dai Verdi di Gaeta e da uno dei suoi massimi esponenti, il prof. Salvatore Mola, che in una nota denuncia la «volontà dell’Arcidiocesi di Gaeta di sottrarre tali beni, mediante una lettera inviata dall’Arcidiocesi stessa alla Soprintendenza per il patrimonio storico ed artistico del Lazio con la quale, senza alcuna documentazione probante, si rivendica come di proprietà dell’Arcidiocesi di Gaeta una serie di quadri ed altre opere, delle quali si chiede il loro trasferimento nella sede del nuovo Museo Diocesano. Dopo la cessione a titolo gratuito in favore dell’Arcidiocesi di Gaeta della Cattedrale di S. Erasmo, decisa all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2003, e sulla quale il Tar di Latina deve esprimersi nel merito di un ricorso presentato da un Comitato civico contro l’atto di cessione gratuita del bene, si profila ora un nuovo duro scontro tra i Verdi e la Chiesa locale. «Le opere richieste sono la quasi totalità di quelle esposte - si legge nella nota a firma di Salvatore Mola nell’ex Ospedale dell’Annunziata a cura del Centro Storico Culturale Gaeta che le ha in custodia nell’ambito dei Servizi Culturali Comunali Integrati». «Esse, contrariamente a quanto sostenuto dall’Arcidiocesi, sono tutte di proprietà comunale - ribadiscono i Verdi - o statale, in quanto provenienti da edifici di proprietà del Comune o dello Stato, alcune addirittura dal Museo di Capodimonte di Napoli». Il dato che ora allarma i Verdi è che la «Soprintendenza del Lazio senza preoccuparsi di descrivere quali sono le opere di proprietà dell’Arcidiocesi, autorizza il trasferimento delle opere nel nuovo Museo Diocesano, basandosi su quanto asserito dalla detta Arcidiocesi». Le opere cui fanno riferimento i Verdi sono tantissime, ricordiamo lo Stendardo di Lepanto, custodito dal Centro Storico Culturale Gaeta, da alcuni affreschi di Giovanni da Gaeta tra cui un Cristo in Pietà tra i Dolenti, tantissimi dipinti religiosi, oli su tavole ed altro ancora. Sulla vicenda intanto il Capogruppo dei Verdi e Rifondazione Comunista Beniamino Gallinaro ha rivolto un’interrogazione al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale per chiedere quali atti intenda compiere per impedire che vengano sottratti al patrimonio pubblico dipinti ad esso appartenenti con inevitabile ridimensionamento dell’istituendo museo civico.
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