Milano. Santa Maria delle Grazie. Facciate e portale, restauro in 7 mesi Paolo Verri Il Giorno, cronaca Milano, 25/10/2005
MILANO — Nella piazza del Cenacolo e di Santa Maria delle Grazie c'è l'abitudine di alcuni incoscienti a giocare al pallone, utilizzando il portale della chiesa come porta di calcio. Così, alcune pallonate colpiscono i delicati e preziosi decori in aggiunta ai notevoli danni già provocati dall'inquinamento. La sconcertante denuncia è del direttore regionale per i Beni culturali, Carla Di Francesco, nell'ambito della presentazione del restauro delle facciate e, appunto, del portale della basilica. L'incontro si è tenuto nella sala San Domenico. Doveva esserci anche il ministro per i Beni culturali, già impegnato in mattinata al Museo della Scienza e della tecnica. Ma alle 13.30 Rocco Buttiglione ha dovuto urgentemente partire per Roma, così alla illustrazione dei lavori lo ha rappresentato il suo consigliere, Giorgio Basaglia, che ha ricordalo quanto il ministro tenga alla fattiva collaborazione tra pubblico e privato. E il restauro di Santa Maria delle Grazie è un bell'esempio di questo modo di conservare e promuovere il patrimonio artistico-monumentale. Il costo del restauro delle facciate è infatti interamente sostenuto da Tmc Pubblicità in cambio della sponsorizzazione dei ponteggi. L'accordo rientra nel progetto "Spazi per l'Arte", che ha già visto importanti interventi su 6 opere: la Colonna del Verziere, il Pozzo e le lapidi della Loggia dei Mercanti, i monumenti a Giuseppe Panni e Carlo Cananeo, e la Fontana del Verziere. Il restauro del portale, invece, sarà oggetto di uno specifico cantiere già programmato dalla stessa Direzione regionale con fondi ministeriali, e si svolgerà in stretto contatto con la Soprintendenza per i Beni architettonici. I lavori dureranno 7 mesi. Si comincerà già oggi dalla facciata su corso Magenta. I teli di rivestimento del ponteggio riportano una nuova opera di "In Alto. Arte sui ponteggi", e l'opera prescelta questa volta è "Broccato" di Flavio Favelli: immagini modulari a riprodurre vere e proprie, ma delicate nel colore e nel disegno, tappezzerie da esterno. Lo stato di conservazione delle facciate, ha spiegato Carla Di Francesco, non era pessimo, ma una caduta di intonaci (di vecchio restauro) hanno suggerito l'intervento. «Bisogna recuperare la cultura della manutenzione - ha ricordato il soprintendente per i Beni architettonici, Alberto Artioli -: una continua attenzione è spesso più proficua dei plateali interventi di restauro». E Artioli ha raccontato la straordinaria vicenda del complesso di Santa Maria delle Grazie, che, come si sa, comprende il Refettorio con l'Ultima Cena di Leonardo. Dal 1980, Santa Maria delle Grazie è di proprietà dello Stato, che l'ha affidata ai domenicani (da sempre, del resto, suoi inquilini). «Noi non siamo più i padroni di Santa Maria delle Grazie .- ha detto padre Stefano Rabacchi, priore dei Padri Domcnieami di questo convento -, ma ci abitiamo molto volentieri». Ma questa "casa" affaccia su una piazza essa stessa in degrado. Il Comune, se c'è, è invitato a farsi avanti e provvedere.
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