Paura per i reperti archeologici e l'archivio cartaceo del museo di Egnazia. 23/10/2005, La Repubblica
Un violento nubifragio si è abbattuto tra Bari e Brindisi. Nella provincia di Brindisi, le zone più colpite sono quelle di Fasano, Costernino ed Ostuni, le vicine frazioni di Montalbano, Pezze di Greco, le località balneari di Rosa Marina e del Pilone. A Torre Canne: una persona è stata tratta in salvo prima che il livello dell'acqua raggiungesse i finestrini della sua autovettura. Messo in salvo anche un cavallo nelle campagne di Ostuni che rischiava di morire annegato in una masseria. Allarme anche nel sud Barese.
UN VIOLENTO acquazzone in pugno di chilometri. Tra Bari e Brindisi ieri è stato il diluvio. Gente sui tetti, macchine sommerse da fiumi d'acqua, strade in tilt, paesi isolati. Interrotta per circa due ore anche la linea Adriatica: binari sommersi da fango e detriti. Paura anche per gli scavi e il museo di Egnazia. L'acqua ha invaso gli scantinati dove sono conservati i reperti archeologici non esposti in mostra. Impossibile calcolare i danni. Allagato l'archivio: a rischio cento anni di storia. «Abbiamo visto un fiume d'acqua marrone arrivare dalla selva di Fasano. Era così potente che ha invaso il museo e ha rotto i vetri, allagando tutti gli scantinati», racconta Raffaella Cassano, docente dell'università di Bari e direttore scientifico del "Progetto Egnazia". Proprio ieri al museo c'era la presentazione dell'ultima campagna di scavi, che ha portato alla luce la città di Rufezio, vescovo VI secolo d. C. I Romani ovviamente hanno dato uno schiaffo morale ai moderni architetti. «Gli scavi e la città romana erano asciutte. «Il terreno ha drenato perfettamente — conferma la Cassano — Gli architetti dell'antica Roma erano bravissimi». Non altrettanto bravi evidentemente i moderni costruttori. «I danni al momento non sono calcolabili — dice l'archeologa—Bisognerà aspettare tre o quattro giorni, quandol'archivio sarà pro-sciugato». Tutti i libri e i documenti sugli scavi di Egnazia nel secolo scorso sono finiti a mollo. «È stato un cataclisma—dice la docente— mai visto niente di simile, anche il mare è improvvisamente diventato marrone». Per ore gli allievi dell'Università di Bari, arrivati ad Egnazia per la festa in onore dei nuovi scavi, hanno lavorato, con i pantaloni rimboccati, per salvare libri, documenti e reperti archeologici. E tutto per colpa di un breve, ma violentissimo nubifragio. Nel sud barese tra Monopoli e «Capitolo» allagate strade e campagne: il livello di acqua ha superato il mezzo metro. Particolarmente colpita la litoranea: gravissimi danni a decine di stabilimenti balneari. I vigili del fuoco di Bari e Taranto hanno lavorato per tutta la giornata, senza sosta, per trarre in salvo decine di persone rifugiatesi sui tetti delle auto e rimaste bloccate nelle villette allagate delle zone residenziali estive. Disagi anche a Fasano dove sono allagati garage, strade e alcune abitazioni al piano terra. Il violento nubifragio ha devastato, oltre al comune di Fasano, i territori di Ostuni, Savelletri, Cisternino. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco, fino a sera inoltrata. Paura a Rosa Marina, dove decine di ville, soprattutto nel complesso degli "Ulivi", sono state sommerse dall'acqua. Il nubifragio ha colpito anche molte zone della Valle d'Itria, sul versante tarantino. Impegnate due squadre dei Vigili del Fuoco di Bari, coadiuvate da 6 sommozzatori, dal nucleo speleologico e con l'ausilio di un'idrovora. I vigili del fuoco sono intervenuti in soccorso di decine di automobilisti in «panne» e di famiglie rimaste isolate in case rurali nella zone più interne. A causa del maltempo si sono verificate anche interruzioni nelle linee elettriche e nei collegamenti telefonici. A Martina Franca sono state chiamate al lavoro 4 squadre e 12 unità del Nucleo fluviale. Il momento più critico è stato ieri mattina. Tutte le strade tra il sud est barese e il brindisino erano impraticabili. E la linea ferrovi aria è rimasta interrotta dalle 7,30 alle 9,45 tra Fasano e Ostuni. Hanno subito ritardi medi di due ore i treni Intercity ed Eurostar che collegano la Puglia con Roma e Milano. Forse a causa del maltempo è uscito fuori strada con la sua auto e ha perso la vita l'altra notte Antonio Napolitano, 24 anni. Il ragazzo è morto in un incidente stradale sulla provinciale 170 Andria-Barletta, grave anche un suo coetaneo, che era in auto con Napolitano.
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