Uno show a cielo aperto contro i tagli alla cultura Simona Totino Torino Cronaca 21-OTT-2005
Insolita protesta degli artisti: il 12 novembre tutti in mazza Castello tra musica e teatro, Gratis
I tagli al Fondo unico per lo spettacolo (Fus) da parte della nuova finanziaria hanno gettato anche Torino nel caos. E a farne le spese, per ora, è soltanto il pubblico. La penseranno sicuramente così i 1.650 spettatori del Regio che stasera dovranno rinunciare all'Aida" per via dello sciopero indetto dalla Fials (Federazione italiana autonoma lavoratori spettacolo). Uno sciopero che non vede per niente favorevoli il sovrintendente Valter Vergnano e il direttore artistico Marco Tutino decisamente contro l'agitazione definita «un attacco contro il pubblico voluto solo dalla Fials che arrecherà un grave danno al Regio, tutto esaurito per questa recita da tempo. Non è in questo modo che si fa del bene allo spettacolo. Le soluzioni devono essere altre». E proprio di questo, delle soluzioni, si è discusso ieri pomeriggio in un incontro organizzato alla Maison Musique di Rivoli dove lo stesso Vergnano, l'assessore alla Cultura della Regione, Giovanni Oliva, hanno accettato con entusiasmo l'iniziativa di Luca di portare in piazza un'intera giornata di spettacoli per protestare contro i tagli. La data fissata è il 12 novembre, luogo dell'appuntamento: piazza Castello. «Si tratta di un'iniziativa che mi trova pienamente d'accordo - ha commentato l'assessore Oliva - e alla quale la Regione parteciperà attivamente. Sono invitati tutti i protagonisti del mondo del teatro, del cinema, della musica che desiderano partecipare e la protesta avverrà nel solo modo in cui gli artisti sanno fare: attraverso le esibizioni». «Bisogna essere compatti - ha aggiunto Vergnano - in questa battaglia e fare breccia intorno al ministro Buttiglione che sta cercando con ogni mezzo di recuperare i finanziamenti necessari per farci sopravvivere. Al teatro Regio sono impiegate trecento persone e se i tagli avverranno per noi sarà un disastro». Dal canto suo l'assessore Oliva, che proprio all'inizio del suo mandato aveva annunciato tagli al settore cultura ha ribadito che il suo piano di ottimizzazione delle risorse è iniziato attraverso un progetto che vuole sviluppare al massimo le potenzialità del circuito Sabaudo. «La maggior parte dei finanziamenti è destinato alle Regge Sabaude, secondo me possono diventare come i castelli della Loira francesi che attraggano ogni anno migliaia di turisti e un buon introito finanziario. Certo la spesa è stata alta, solo il restauro di Venaria è costato milioni di euro. Adesso stiamo lavorando per organizzare al suo interno eventi e rendere vivo culturalmente quel patrimonio».
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