E per tutte le attività culturali del 2006 restano soltanto cinque milioni di euro Claudio Baccarin Nuova Venezia - Mattino di Padova -Tribuna di Treviso, 18/10/2005
«Se escludiamo le due Fondazioni liriche, ovvero la Fenice di Venezia e l'Arena di Verona, che pure risulteranno pesantemente penalizzate, 216 soggetti dovranno spartirsi appena 5 milioni 100 mila euro. Ovvero 10 miliardi di lire». A lanciare l'allarme in ordine al taglio del 34,4% che la Finanziaria 2006 intende apportare al Fondo Unico per lo spettacolo (Fus) è l'onorevole Andrea Colasio, componente della commissione Cultura di Montecitorio.
Il deputato ha illustrato ieri a Padova le proiezioni relative ai singoli comparti e alle diverse attività. Alla nostra regione, nel 2005, sono toccati 40 milioni 335 mila euro, che si ridurranno, l'anno prossimo, a 26 milioni 460 mila euro, con un colpo di scure complessivo di 13 milioni 875 mila euro. Saranno ancora le Fondazioni lirico-sinfoniche a fare la parte del leone con 21 milioni 348 mila euro: 11 milioni 465 mila euro alla Fenice (con un taglio di 6 milioni 12 mila euro) e 9 milioni 882 mila all'Arena (meno 5 milioni 182 mila). «Proprio il fatto di avere in Veneto due istituzioni tanto prestigiose — commenta l'onorevole Colasio — determina, paradossalmente, un massacro di tutte le altre attività. La musica dovrà accontentarsi di 2 milioni 254 mila euro; alla danza andranno 225 mila euro; il teatro potrà contare su 1 milione 977 mila; le attività cinematografiche riceveranno dallo Stato 218 mila euro; il circo e lo spettacolo viaggiante 435 mila euro. Ecco perché, nella discussione sulla legge quadro sullo spettacolo, mi batterò per una vera regionalizzazione del Fus, che a livello nazionale passerà da 464 a 300 milioni». Una prima proiezione elaborata dal deputato della Margherita quantifica inoltre in 3,6 milioni di euro (da 5,6 a 2 milioni di euro), i tagli che verrebbero apportati al Festival del cinema di Venezia, mentre la Biennale vedrebbe ridotti i contributi statali di 1 milione 899 mila euro (da 5 milioni 520 mila a 3 milioni 621 mila). Ancor più sconsolante il dettaglio delle sforbiciate che stanno agitando il sonno degli amministratori di compagnie e teatri. Qualche esempio? I Solisti Veneti del maestro Claudio Scimone, che nel 2005 potevano contare su 210 mila euro, ne potranno riscuotere 137 mila per i concerti e 53 mila 792 per l'attività all'estero. Gli Amici della Musica di Asolo dovranno farsi bastare 98 mila 400 euro per le attività concertistiche (meno 51 mila 600) e 17 mila 712 per i corsi (meno 9 mila 288). La Settimana musicale al Teatro Olimpico di Vicenza, che nel 2005 ha incamerato un Fus di 10 mila euro, potrebbe diventare un week-end, visto che, dopo i tagli, il budget si riduce a 6 mila 560 euro. «Ho parlato dei tagli — conclude l'onorevole Colasio — con il ministro Rocco Buttiglione e lui mi ha detto che sono "inammissibili". A questo punto lo invito a trarne le conseguenze politiche».
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