Cagliari: Villa Clara sepolta sotto una superstrada Alessandra Sallemi La Nuova Sardegna 18/10/2005
CAGLIARI. Chiunque abbia visto le carte del progetto per la cittadella sanitaria nei padiglioni dell'ex ospedale psichiatrico di Villa Clara non ha potuto fare a meno di constatarlo: c’ì un enorme e ingiustificato stradone con stradine laterali, rotonde e un paio di ingressi più del necessario che spianano lo splendido parco quasi sconosciuto alla maggior parte dei cagliaritani. Villa Clara, infatti, fino a pochissimi anni fa è stato il luogo dell'esclusione per definizione perché ospitava il manicomio. Poi questo, dopo tanto battagliare, è stato chiuso e, al suo posto, la Asl 8 aveva scelto di trovare casa per vari suoi servizi che appesantivano il bilancio a causa dei fitti dei locali. Le volumetrie dei padiglioni nel progetto quasi non sono cresciute, in compenso, però, il parco non riuscirà a sopravvivere all'asfalto colato in lungo e in largo per fare la strada. Strana, questa strada, messa a forza in un luogo in cui non sembrava necessaria, quasi pretesto per moltiplicare lavori e progetti. L'operazione nasce da un accordo di programma Asl 8, Provincia. Il Comune c’è, ma tace. Forse vorrebbe acconsentire? La delibera di giunta del 23 giugno iscriveva all'ordine del giorno del consiglio comunale e della commissione urbanistica la pratica inviata dalla Asl 8 per ricevere il parere del Comune. Le carte sono arrivate in commissione urbanistica soltanto due settimane fa e venerdì scorso c'era già chi era pronto a votarla, minimizzandola richiesta del vicepresidente della commissione, Paolo Frau, Ds, il quale, vista la cartografia, riteneva indispensabile una ricognizione. «Quella strada — dice Frau — è uno sconquasso per il parco. Nei parchi quando si fanno strade si sta attenti alle dimensioni, ai materiali, stavolta invece è come se volessero calare via dell'Abbazia nel parco di Villa Clara. I servizi che la Asl intende realizzare hanno bisogno che venga squartato il parco? Io non lo credo. Credo anche si potrebbe ripensare al destino scelto per questo luogo bellissimo». Il ritorno al futuro che il vicepresidente Frau propone è la prima idea del Comune: alla Asl 8 il Comune a suo tempo propose una permuta tra l'ex mattatoio di via Po, un complesso grande, al centro di una rete di strade, facilmente attrezzabile con parcheggi in quantità e il parco del manicomio dismesso. L'ipotesi non piacque e venne abbandonata. Così, sistemati i pazienti dell'ex psichiatrico, si è scelto di spostare a Villa Clara una quantità di servizi che alla Asl costavano fior di quattrini in affitti. Qui andranno il centro di prevenzione dei tumori femminili, un poliambulatorio, il consultorio familiare, il servizio veterinario, il servizio per l'assistenza domiciliare, il 118, l'igiene pubblica, igiene alimentare, il servizio materno infantile, c'è già il Sert, inoltre saranno allestiti qui i locali per l'attività libero professionale dei medici. «Si può anche non discutere dell'opportunità di fare qui la cittadella sanitaria — continua Frau — ma quello che va sottolineato con forza è che, anche se dedicato a servizi sanitari, il parco resta un parco e per intervenire in luogo pregiato si è scelto un approccio brutale, che provoca una devastazione definitiva». Alcuni consiglieri hanno chiesto la cartografia, la risposta: c'è la copia in commissione urbanistica. Come dire: si può consultare ma non verranno messe in giro fotocopie. Chi l'ha visto dice che la spiegazione è semplice: questo è un accordo datato, passato sopra polemiche che si credevano sopite. Forse perché ancora nessuno aveva mostrato la strada. |