Il mistero del Caravaggio trafugato. Parte una grande caccia per ritrovarlo Al. Tu. Giornale di Sicilia Palermo, 17 ottobre 2005
La «Natività» fu rubata 36 anni fa dall'oratorio di San Lorenzo. Alcune associazioni mettono insieme le forze: «Iniziative sino a quando il quadro non tornerà al suo posto»
I 36 anni di assenza da quella cornice circondata da bianchi puntini festosi hanno contribuito a trasformarla in leggenda. Ma la «Natività» per eccellenza, quella realizzala nel 1609 da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, esiste ancora da qualche parte e alcune associazioni impegnate nel recupero dei beni culturali hanno tutta l'intenzione di ritrovarla. È stata organizzata con questo obiettivo «.Sos Caravaggio». una serie di iniziative con cui il Fai, il Rotary Club Palermo Est e gli Amici dei Musei vogliono rilanciare l'azione di recupero del dipinto di Caravaggio rubato nella notte fra il 17 e il 18 ottobre 1969. Ieri il primo appuntamento, proprio nel luogo in cui si trovava la tela, l'oratorio di San Lorenzo Pierfrancesco Palazzotto, vicedirettore del Museo diocesano, ha illustrato a decine di visitatori la struttura dell'oratorio, dove sono appena state restaurate dalla Soprintendenza ai beni culturali le panche, le balaustre e il pulpito lignei. Con la sua capacità di arricchire con aneddoto1 e curiosità ogni descrizione artistica, Palazzotto con maestria ha descritto il gioco di stucchi di Giacomo Serpotta all’interno dell'oratorio. «È questa la prima delle azioni che porteremo avanti per sollecitare il recupero del Caravaggio, trafugato 36 anni fa - spiega Ria ardo Agnello del Fai -. Siamo convinti che più si diffondono notizie su questa opera d'arte, più spesso se ne pubblica la foto, più possibilità ci saranno di ritrovarla». E una raccolta di firme di intellettuali e uomini e donne di cultura di tutta Italia sarà il prossimo passo per un recupero su cui ha riacceso i riflettori il libro di Giuseppe Quatriglio, edito da Flaccovio, «II muro di vetro». «Durante la presentazione del libro - spiega Sergio Flaccovio, in rappresentanza del Rotary - la tesi del collaboratore di giustizia Marino Mannoia, secondo cui il quadro sarebbe stato distrutto, fu smentita dal tenente colonnello dei carabinieri Ferdinando Musella. In realtà, si sarebbe trattato di un'altra tela, sempre una Natività ma di Vincenzo da Pavia. Dunque, le speranze di ritrovare il Caravaggio hanno ricevuto nuova linfa. Così ci siamo chiesti cosa potevamo fare e, anche su suggerimento delle forze dell'ordine, l'idea è stata quella di parlarne, sempre più spesso, organizzare iniziative per sollecitare l'opinione pubblica, lanciare un appello perché chi sa parli». Di recente, in modo autonomo, anche Extroart aveva avviato un progetto di sensibilizzazione con i «cofanetti» di Wanted, le cartoline che raffigurano opere straordinarie scomparse, fra cui proprio la Natività del Caravaggio.
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