Gli scavi a Genova riportano alla luce antichi muri, strade e manufatti. Donata Bonometti Il SecoLo XIX, 17 ottobre 2005
Medio Evo in piazza della Vittoria Genova. Due scavi archeologici importanti stanno aggiornando il libro della storia di Genova: uno in piazza della Vittoria, l'altro in piazza Banchi. I lavori del Comune e dell'Aster per canalizzare i rivi e sistemare i servizi nel sottosuolo mettono in luce muri, strade, manufatti di epoca medievale, ma anche reperti romani in un luogo dove a quel tempo si insinuava un banco di spiaggia frequentato, soprattutto nel periodo tardo repubblicano, come approdo di imbarcazioni destinate all'attività commerciale. Gli archeologi della Soprintendenza hanno riportato alla luce anche una stradicciola pavimentata di mattoni, abbastanza ben conservata.
Dagli scavi riemerge la Genova medievale Tracce di logge a Banchi, muri e strade in piazza della Vittoria. Sottoterra anche reperti e manufatti Due scavi archeologici importanti stanno aggiornando il libro della storia della città: uno in piazza della Vittoria, l'altro in piazza Banchi dove i due cantieri mostrano ai passanti che dal suolo emergono tracce molto leggibili e quindi suggestive, mentre il lavoro degli esperti si concentra anche sull'indagine della terra che si rivela ricca di reperti, di manufatti. Anche di epoca romana. Perché lì, a quel tempo, si insinuava un banco di spiaggia frequentata soprattutto nel periodo tardo repubblicano come approdo di imbarcazioni destinate all'attività commerciale. Sotto gli occhi di turisti e genovesi che si soffermano a lungo ad osservare, in piazza Banchi si lavora a lotti da oltre un anno, accordandosi al lavoro di Aster e del Comune, sui servizi ubicati nel sottosuolo. Scavi per ordinare le utenze, per canalizzare rivi. Nell'occasione di queste opere idrauliche il sottosuolo è stato dissigillato: la zona non è per nulla avara di ritrovamenti che nel corso dei mesi hanno ricostruito in parte la microstoria di un quartiere. Che era prettamente artigianale, filature e tessitura soprattutto, come testimonia anche una vasca utilizzata probabilmente per la concia. In questi giorni è spuntato anche l'angolo della loggia di uno degli edifici medievali, che erano stati quasi rasati, decapitati della parte superiore, lasciando che il piano terra della case (ed erano tutte logge in una zona prettamente dedicata al commercio, agli scambi, agli intrattenimenti in piazza) rimanesse nella terra. Così appare a tutti una delicata colonnina in marmo bianco, un corpo di mattoni rossi; gli archeologi della Soprintendenza hanno riportato alla luce anche una stradicciola pavimentata di mattoni, abbastanza ben conservata. E' uno squarcio di città medievale, già oggetto di studi di Ennio Poleggi, che appare sorvegliata dai monumenti cinquecenteschi, la Loggia della Mercanzia, la chiesa di San Pietro in Banchi. 11 cui primo nucleo risale però all'862 dopo Cristo. Siamo dunque in un punto strategico della città. Spostiamoci in piazza della Vittoria dove appaiono teste di muri medievali allineati alla strada medievale che tuttavia è più in profondità e che gli scavi archeologici del 1992 avevano recuperato. Era ben conservata ancora con tracce di usura procurate dal passaggio dèi carri. «Si tratta di lavori già preventivati in Conferenza di servizi-spiega Piera Melli l'archeologa della Soprintendenza responsabile degli scavi - in quel punto di piazza della Vittoria dove deve passare il collettore. E avevamo previsto le criticità del caso, sapevamo che era possibile incontrare ritrovamenti». In piazza della Vittoria il suolo da sempre ha consegnato ampi brani di storia urbana: non solo tracce di mura della prima metà del Seicento e le fronti basse del Bisagno, ma, andando a ritroso nel tempo, insediamenti abitativi e parti di strade del Medioevo fino ad una "ipotesi" di palafitta dell'epoca neolitica.
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