Mazara, il Satiro danza per una notte intera Francesco Mezzapelle La Sicilia, 17 ottobre 2005
GRANDE FESTA PER IL RITORNO DAL GIAPPONE Notte di note davanti a 8 mila persone con Baglioni. Sgarbi: «Una forma intelligente di gestione delle risorse artistiche»
LO SHOW MAZARA. Un sabato notte vissuto intensamente, «La Notte Bianca del Satiro Danzante», una notte per festeggiare il ritorno dal Giappone della statua di bronzo attribuita al genio artistico di Prassitele. Una serata iniziata con lo spettacolo, organizzato dall'assessorato regionale ai Beni Culturali, presentato da Salvo La Rosa, e che ha visto la partecipazione di molti artisti: la Dance Works con un balletto ispirato al Satiro, il comico «Litterio», la compagnia di danza «Mvula Sungani», Aida Satta Flores, i Folkage ed i Beati Paoli. Il culmine però è stato raggiunto con l'esibizione (quasi un ora) di Claudio Baglioni che ha regalato, attraverso i suoi brani più famosi, momenti emozionanti ad una folla eterogenea di circa 8.000 persone che ha letteralmente invaso piazzale Quinci e parte del Lungomare Mazzini. «Il successo del Satiro - ha dichiarato lo stesso Baglioni -ci ricorda la necessita di valorizzare le risorse artistiche. Attraverso un'opera classica come il Satiro è possibile far riemergere la cultura popolare, e se poi ciò avviene in una terra piena di energia tutto diventa più magico e allora viva la danza, viva la satira e ovviamente viva il Satiro». Anche Don Mazzi fra molti ospiti d'onore protagonisti di un estemporaneo talk show sul palco: «Questa festa dedicata al Satiro ci dimostra la possibilità di ricreare alcuni momenti di aggregazione popolare ormai rari in una società purtroppo diveniva individualistica e poco sorridente». «La cosa migliore del Satiro è la sua assenza - ha sottolineato Vittorio Sgarbi - II Satiro da il meglio di se quando è fuori. Le opere d'arte si possono valorizzare seguendo i flussi turistici. E' miope la visione e l'orgoglio dietro ad esempio ai Bronzi di Riace, sembrano finiti nel dimenticatoio. Quella del Satiro al contrario è una forma intelligente di gestione delle risorse artistiche». Emozionato per l'occasione il sindaco Giorgio Macaddino: «E' stata colmata una grande sensazione di vuoto, dopo sette mesi di attesa il Satiro è ritornato: è il nostro più grande testimonial nel mondo. E'una serata magica, bellissima nonostante le previsioni del tempo, e ciò forse non è un caso. Ringrazio tutti dai dirigenti alle forze dell'ordine, il Vescovo mons. La Piana, il prefetto. Ribadisco un concetto chiaro: apprezzo le autorità istituzionali, che al di là del colore politico, dimostrano una certa sensibilità per la mia città». «Un opera come il Satiro - ha ribadito l'assessore regionale ai Beni Culturali Alessandro Pagano - ha bisogno che sia vivificata, sarebbe un errore arrestarne le sue potenzialità, vedi il successo prima alla Camera dei Deputati e poi in Giappone». Infine, lo stesso assessore Pagano ha anticipato una bella notizia: «Abbiamo ricevuto delle proposte per la promozione del Satiro, non ultima quella di Alain Elkann, capo relazioni esterne delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. L'idea è quella di creare un modello del progettato ponte sullo Stretto di Messina con alle due estremità i Bronzi di Riace e lo stesso Satiro Danzante».
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