«Le spiagge libere patrimonio di tutti» Giovanni Mura La Gazzetta del Mezzogiorno, 16/10/2005
Allo studio un tavolo tecnico per consentire a pubblico e privato di trovare l'accordo
Pulsano, l'assessore regionale Minervini interviene ad un convegno del Pdci sul libero accesso
PULSANO «Una opportunità per ricavare la conferma di una società civile attenta ai problemi comuni». Questa la iniziale affermazione dell'assessore regionale al Demanio Guglielmo Minervini, relativamente dalla massiccia partecipazione al dibattito organizzato dai Comunisti Italiani. Tema in discussione la tutela delle spiagge libere, la garanzia del libero accesso e il possibile sviluppo turistico eco-compatibile. Iniziativa che dà seguito alla protesta di un comitato spontaneo costituitosi questa estate, contro la paventata privatizzazione della spiaggia di Montedarena, con la conseguente raccolta di oltre 2000 firme, consegnate al consigliere regionale Borraccino che si è preoccupato poi di consegnarle al presidente Vendola e all'assessore Minervini. Ad introdurre i lavori proprio il consigliere Borraccino che, dopo aver ripercorso le tappe che hanno caratterizzato la questione, ha affermato che occorre partire da Montedarena per dar vita ad un programma che deve interessare l'intera costa, che bisogna stabilire regole precise per garantire ai cittadini il libero accesso alle spiagge, senza criminalizzare il privato e trovando soluzioni capaci di non aggredire il già martoriato territorio. Sullo stesso tono, con qualche differenti sfumature, gli interventi di Aldo Guzzone dei Comunisti Italiani, Cosimo Mongelli della Margherita, Giovanna Franchini di Rifondazione Comunista, Gessica Calore della Lista Florido e Massimo Gravina del Comitato pro Montedarena. Prima di entrare nel merito delle azioni messe in campo dalla Regione a proposito delle spiagge e le concessioni, l'assessore Minervini, focalizzando l'attenzione dei tantissimi cittadini presenti, ha voluto sottolineare alcuni fondamentali concetti da cui partire. Che il beni pubblici appartengono a tutti; a differenza del passato che si è assistito a selvaggi accaparramenti, la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, il rientro nelle regole già esistenti, una corretta interpretazione del concetto di concessione che comunque deve vedere il bene pubblico e dunque anche le spiagge fruibili per tutti e la amovibilità di tutte le strutture. Tutto questo sarà oggetto di incontri e discussioni con gli addetti ai lavori affinché diventino patrimonio di tutti, «nel caso contrario - ha affermato Minervini - sarà usata la forza». Una nuova visione, differente dal passato, per poter poi passare alla fase di programmazione, adoperandosi affinché pubblico e privato trovino un punto d'incontro. L'assessore regionale ha annunciato la creazione di un tavolo di concertazione che discuterà le percentuali degli spazi da dare in concessione, promuovere azioni per giungere la prossima estate in una differente condizione e salvare le ragioni dello sviluppo.
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