Pietro Garinei: Questo mondo non merita un simile colpo ga.g. l'Unità 15/10/2005
■ «Un atto dovuto come cittadino e come uomo di spettacolo». Pietro Garinei decano del teatro italiano e anche lui tra i «manifestanti» dello sciopero generale dello spettacolo. Una presenza molto applaudita nella sala del Centro congressi Capranica dove ieri si e svolta la manifestazione di protesta e, soprattutto, un rappresentante illustre del nostro teatro abitualmente appartato e non solito a certo genere di iniziative. Averlo qui, dunque, mostra ancor piu il grado di "partecipazione" compatta del mondo dello spettacolo e la gravità della situazione. Della quale lo stesso Garinei è convinto: «Questo mondo - dice - proprio non si meritava questi tagli. Il teatro in questi ultimi anni ha lavorato cosi bene e con cosi grande serietà ed entusiasmo che davvero e inspiegabile tutto questo». Anche per lui la questione è da leggere sul versante occupazionale: «Tutto questo - spiega - è dannoso pure perché imporrà inevitabilmente una diminuzione dei posti di lavoro. E magari potrà incidere anche sul turismo. Spesso si sceglie di venire in Italia anche per vedere un bello spettacolo». Sull'ipotesi che una scelta del genere, quella dei tagli alla cultura cioe, possa essere stata una decisione di tipo politico da parte del governo, lui esita o meglio, dice: «spero proprio di no». Piuttosto dal canto suo fa delle proposte per poter rimediare ai drammatici tagli ai Fus. «Si potrebbe ripristinare il tax shelter», spiega. Il sistema di sgravi fiscali concessi agli investitori. Una di quelle «questioni» che sono in discussione ormai da anni. Che Urbani aveva messo anche nelle bozze della sua legge di settore e che Buttiglione, proprio dal pulpito di Venezia, aveva rilanciato come cosa fatta. Ma al di là di tante chiacchiere, come giustamente sottolinea Pietro Garinei quello che davvero serve è «il rifinanziamento del Fus». Così come viene chiesto da tutto il mondo dello spettacolo.
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