Bargello, sotto accusa il ritardo degli interventi di manutenzione 14/10/2005, L'Unità
Giulietta Oberosler (Cgil): «Manca un piano programmato di conservazione degli edifici» BARGELLO, il crollo di alcuni frammenti della facciata lascia dietro di sé una scia di polemiche e amarezze. Sulle risorse da usare per la manutenzione ordinaria degli edifici di interesse storico e artistico e sulla loro gestione. Giulietta Oberosler della Funzione pubblica della Cgil di Firenze chiede al soprintendente al Polo museale Antonio Paolucci di mostrare al più presto un piano programmatico di manutenzione degli edifici del Polo. E anche di accertarsi delle condizioni degli operai che lavorano per conto della Soprintendenza. Perché? La ragione è semplice, sono passata di fronte al Bargello verso le due del pomeriggio, c’erano 4 operai in fase di montaggio del ponteggio per la verifica dello stato di conservazione della facciata che non lavoravano in condizioni di sicurezza. Di questi solo uno aveva l’elmetto, gli altri non avevano né le scarpe antinfortunistiche né l’elmetto, e nessuno aveva l’imbracatura. A questo punto la domanda è spontanea. Quale? Mi chiedo quale tipo di vigilanza viene effettuata sulle ditte a cui vengono affidati i restauri, perché la qualità dell’esecuzione non è solo tecnica ma riguarda anche le condizioni lavorative. Non vorremmo che a un crollo se ne aggiungesse un altro. E poi c’è tutta la questione degli eventi. Quali eventi? Le mostre, le cene e gli spettacoli che in numero sempre più consistente interessano i vari musei del Polo, dall’Accademia alla Palatina, fino a Boboli. Vorremmo sapere come vengono impegnate le risorse che derivano da questi eventi. Perché? Essendo il Polo ormai dotato di autonomia di gestione ci si aspetterebbe che vengano canalizzate verso un’attività di manutenzione ordinaria e di restauro che non segua soltanto l’onda dell’emergenza, ma che risponda a una pianificazione mirata. Proprio grazie alle maggiori risorse disponibili. E non viene fatto? Non dico questo. Nessuno lo mette in dubbio, ma vorremmo almeno vedere i bilanci preventivo e consuntivo relativi al 2004. Come Cgil abbiamo fatto questa richiesta all’inizio dell’anno e ancora non ci sono stati forniti. Ora, a fronte di questa non trasparenza nella gestione degli introiti è chiaro che ci si chiede dove vanno a finire i soldi. Anche perché la manutenzione programmata se ci fosse si noterebbe. Come? Ci sarebbero i ponteggi di fronte ai beni da restaurare, invece ci sono solo dopo i crolli. Il Bargello è un esempio, ma non è l’unico. Ogni poco manca un pezzo a qualche palazzo. Qualialtri precedenti ci sono? C’è stato quello di Palazzo Pitti dove sono stati messi dei parasassi per proteggere i passanti, lo scorso anno si staccò una parte di un cornicione alla Loggia dei Lanzi, ora è successo con il Bargello. Per non parlare del giardino di Boboli. Cosa succede a Boboli? Per ora tutti gli eventi che ci sono stati hanno causato un prato bruciato, una struttura d’ingresso di servizio danneggiata e una colonna del 1800 pesantemente sciupata. Per non dire del viale dei platani, davanti alla limonaia del giardino, sta invecchiando e deve essere sostituito. Ma ancora non si sa niente.
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