Patrimonio mondiale: l'Italia candida Strada Nuova e i Rolli Corriere mercantile 13-OTT-2005
ROMA - Saranno la Strada Nuova e i Rolli di Genova, ovvero gli antichi palazzi nobiliari del centro storico del capoluogo ligure, i prossimi candidati italiani per l'iscrizione nella lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. L'annuncio ufficiale è arrivato dal sottosegretario ai Beni Culturali Nicola Bono, che ieri a Roma ha presenziato alla cerimonia della firma, con i rappresentanti della soprintendenza e delle autorità locali, del protocollo d'intesa per la candidatura. La candidatura di Genova, che si avvia quindi a diventare il 41 esimo sito italiano iscritto nella prestigiosa lista dell'Unesco, sarà presentata, ha ricordato Bono, nella sessione 2006 del comitato mondiale insieme a quella delle Dolomiti, presentate nella categoria dei siti naturali. «Due candidature di assoluta autorevolezza - ha commentato Bono - con le quali puntiamo non solo a conservare, ma a rafforzare la leadership mondiale in seno alla World Heritage List, che dal prossimo anno potrebbe dunque cedere i siti italiani riconosciuti passare da 40 a 12». Esteso per buona parte lei centro storico di Genova, il sito dei Rolli, o «alloggiamentì pubblici» comprende circa 80 palazzi nobiliari appartenuti a banchieri, armatori e mercanti delle famiglie più ricche e potenti. A partire dalla fine del '500, anche in seguito alla realizzazione del progetto urbanistico della Strada Nuova, quest'insieme di dimore nobiliari venne trasformato in un sistema pubblico di dimore private obbligate ad ospitare le visite di Stato. Proprio nel 1576, infatti, un decreto del Senato promulga un elenco ufficiale (rollo degli alloggiamenti pubblici) dei palazzi obbligati a svolgere funzioni di ospitalità per conto della Repubblica oligarchica, sostituendo i provvedimenti casuali con i quali si era fino ad allora rimediato agli arrivi di sovrani e principi. Il sorteggio fra più liste (Rolli) dove le residenze erano imbussolate per grandezza e bellezza era decretato assieme al protocollo cerimoniale richiesto dalla dignità dell'ospite che comprendeva l'accompagnamento, dopo lo sbarco, alla casa designata dal Senato. L'origine di questa nuova e singolare civiltà, hanno spiegato a Roma i responsabili di ministero e so printendenza locale, si deve proprio all'invenzione urbanistica di "Strada nuova" (1855-83), oggi via Garibaldi, quartiere elitario costruito dalle maggiori casate sul pomerio più panoramico, con una moderna lottizzazione pubblica di otto aree iniziali, allineate su un rettifilo di 250 metri. Come provvedimento di governo, il Rollo degli alloggiamenti pubblici è quindi la solenne ufficializzazione di una città dei palazzi, come quella celebrata dal Pe-trarca alla metà del XIV secolo, cui si accompagna un cerimoniale di ospitalità nel quale emerge il ruolo sociale della ricchezza privata, che si esprime nella qualità e nella dovizia degli arredi, argenti, affreschi murari, ritratti, arazzi. Il sistema residenziale dei rolli rimane così un fenomeno di autopromozione urbana, eccezionale per i tempi, con cui rispettando la propria origine repubblicana, Genova assecondava da un lato il gradimento della cultura cerimoniale di Spagna, mentre dall'altro teneva saldamente le chiavi deglii erari di Carlo V e Filippo II, oltre a quello della Curia romana.
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