PONTE DI MESSINA : Opera insostenibile per costi economici e danni ambientali 13/10/2005, L'Unità
«Danni economici e non solo, ormai certi per la vittoria di Impregilo, una vittoria che era ampiamente annunciata».
È grande la preoccupazione del Wwf secondo il quale «la frittata è fatta ma i giochi non sono ancora chiusi: chiederemo al prossimo governo, chiunque esso sia, di ripensare alla scelta del Ponte sullo Stretto».
L'associazione ambientalista chiede anche all'Unione Europea di esprimersi sulle procedure sin qui seguite. Il Wwf ritiene infatti che «anche a costo di pagare le ingenti penali che oggi, assegnata l'opera, scattano automaticamente a favore di Impregilo, la realizzazione del Ponte sullo Stretto va comunque fermata».
Perché è «un investimento in perdita e, quindi, il pagamento di penali anche ingenti, sarebbe comunque “più conveniente” che non dover far fronte alle perdite che la gestione del ponte provocherà a danno di tutti i contribuenti».
«Siamo di fronte ad una decisione che non abbiamo condiviso, che non ci impegna politicamente e non pone alcuna ipoteca sulle future decisioni del governo - osserva Cesare De Piccoli, responsabile del Dipartimento imprese e infrastrutture della segreteria nazionale Ds - le ragioni della nostra contrarietà si fondano sul merito di una scelta progettuale così rilevante, in quanto non sono state date risposte positive circa la fattibilità progettuale dell'opera, la fattibilità finanziaria ed il consenso della popolazione e delle comunità interessate ». E Sergio Gentili, responsabile Ambiente dei Ds, aggiunge: «Sappiamo tutti che i soldi dei cittadini andrebbero investiti per le vere priorità del Mezzogiorno che sono la rete ferroviaria, stradale e autostradale, la portualità, l'aeroportualità, le reti idriche ed acquedottistiche. Quest’opera è assolutamente insostenibile sotto il profilo dei costi economici e dei danni ambientali». Pessimista anche Ermete Realacci, dell'esecutivo della margherita e presidente onorario di Legambiente: «Un'opera il cui fine risiede solo in se stessa, e negli affare che le gireranno intorno- dice - sarà un buco nero per i soldi pubblici. una voragine che si approssima mentre sotto i nostri occhi prende corpo una finanziaria fatta solo di tagli, sacrifici, fondi che mancano. un'altra prova della schizofrenia del governo e della sua assoluta sordità ai reali bisogni del paese ». E il Presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio aggiunge: «È stata un’inutile corsa, l'Unione bloccherà questa colossale truffa ai danni degli italiani e dell'ambiente ».
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